La cella fotovoltaica bifacciale è ora in silicio poli-cristallino
E’ stato presentato presso Solarexpo il primo prototipo al mondo di cella bifacciale in silicio poli-cristallino frutto del lavoro dell’italiana Megacell.
L’anno scorso avevamo annunciato su Nextville (vedi Riferimenti) il progetto tutto italiano di Bison, cella bifacciale superefficiente in silicio mono-cristallino N-Type, prodotta dall’azienda italiana Megacell. Ora, a distanza di un anno, dal silicio mono-cristallino siamo passati a quello poli-cristallino, grazie all’impegno dell'imprenditore Franco Traverso, pioniere del fotovoltaico italiano.
Per la prima volta al mondo, infatti, sono state prodotte in ambito industriale celle fotovoltaiche bifacciali in silicio poli-cristallino P-Type, registrando un’efficienza del 18% sul fronte e del 15,3 % sul retro con indice di bifaccialità dell’85% e un’efficienza totale del 22,6% calcolata considerando un contributo del retro pari al 30%. Tutto questo è avvenuto in Italia a Carmignano di Brenta (Padova) presso gli stabilimenti di MegaCell S.r.l. Il modulo prototipo, presentato nel corso di Solarexpo, ha 255 Wp di potenza sul fronte e 200 Wp sul retro, per un totale di 320 We (watt equivalenti).
MegaCell ha stretto con la tedesca RCT Solutions un accordo di licenza e co-sviluppo per l’industrializzazione produttiva delle celle fotovoltaiche bifacciali in silicio poli-cristallino a partire dalla innovativa tecnologia di RCT. Come da programma la sperimentazione è stata avviata i primi mesi dell’anno raggiungendo l’obiettivo prima del previsto.
Megacell intende utilizzare questa tecnologia innovativa non solo per ampliare l’attività produttiva in Italia e in Europa, ma anche per offrire ad aziende del settore la possibilità di riconvertire la produzione di celle e moduli poli-cristallini al bifacciale, nuova frontiera del fotovoltaico.
Pagine correlate
-
Bison, l'innovazione tutta italiana della cella bifacciale
dall'archivio news di Nextville