Milano, 21 aprile 2015 - 00:00

Prorogata la messa al bando delle lampadine alogene

Il 17 aprile 2015, gli Stati membri hanno accettato la proposta della Commissione europea di rinviare la graduale eliminazione delle lampadine di classe energetica D al 1° settembre 2018.

Il consumo di una lampada alogena è quasi cinque volte superiore a quella di una lampadina a LED ad alta efficienza. Nel 2009 la Commissione aveva perciò deciso che questo tipo di lampade dovessero essere messe al bando dal 1° settembre 2016. 

Invece, il 17 aprile scorso, la Commissione è giunta alla conclusione che entro il 2016 il mercato dell'illuminazione non sarebbe stato così evoluto tanto da permettere la sostituzione in toto delle lampadine alogene con quelle a led.

Si è deciso, perciò, di posticipare di due anni la loro messa al bando: sarà il 1° settembre 2018 la data a partire dalla quale le lampadine alogene non potranno più essere commercializzate negli Stati membri dell'Unione europea.

Esenzioni

Dal 1° settembre 2018 potranno, invece, essere ancora commercializzate:

• le lampadine alogene utilizzate nei faretti direzionali,

• e le lampadine alogene utilizzate per le lampade da tavolo e quelle utilizzate per i fari esterni.

Fonte: http://ec.europa.eu/

A rischio migliaia di euro di risparmio in bolletta

Questo è il parere che Legambiente ha espresso nel suo comunicato stampa: "la sola illuminazione in Europa — commenta Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente — brucia 340 TWh di elettricità ogni anno: l'equivalente del consumo elettrico domestico complessivo di Italia, Francia e Regno Unito. Un posticipo di due anni della messa al bando delle lampadine peggiori significherebbe rinunciare a 33 TWh di risparmio energetico, perché i consumatori continuerebbero a comprare lampadine inefficienti, e gonfiare di 6,6 miliardi di euro la bolletta energetica europea" daremmo un'ulteriore buona occasione per liberarci di un pezzo della nostra dipendenza dalle fonti energetiche extra europee.

I governi — aggiunge Sabbadin — dovrebbero giudicare dal fatto che negli scaffali dei negozi il cambiamento è già in corso da anni e non sulla base di un polveroso studio su dati obsoleti. IKEA, per esempio, è il principale rivenditore di lampadine in Italia e ormai vende quasi solo lampadine a Led e dal 2016 in tutti i suoi negozi nel mondo venderà esclusivamente quelle. Forse il messaggio dovrebbe essere recepito dal nostro governo e la posizione dell'Italia sulla questione rivista".