Milano, 1 giugno 2015 - 00:00

Certificati bianchi: soluzioni più efficienti, flessione delle richieste e più interventi nel settore industriale

Queste i contenuti più importanti del Rapporto annuale sul meccanismo dei Certificati bianchi, pubblicato dal Gestore dei servizi energetici e riferito all'anno 2014.

Come previsto dal Dm 28 dicembre 2012, ogni anno il GSE ha il compito di redarre un rapporto sul meccanismo dei Certificati Bianchi con l’obiettivo di illustrare i principali risultati e i trend più significativi. Di seguito quelli registrati nel 2014.

Più soluzioni innovative e migliore bancabilità dei progetti

L’introduzione del vincolo all’emissione di titoli esclusivamente per interventi nuovi o ancora da realizzarsi, come disposto all’art. 6 del Dm Sviluppo economico 28 dicembre 2012, ha promosso "la diffusione di nuove soluzioni progettuali più efficienti tenuto conto che la valorizzazione economica dei risparmi possa contribuire al rientro dell’investimento già a partire dai primi flussi di cassa".

La medesima disposizione ha indotto gli operatori "a sfruttare la possibilità di conseguire l’approvazione delle proposte di intervento (attraverso la Proposta di Progetto e di Programma di Misura — PPPM), prima dell’entrata in esercizio dello stesso, cosi da definire in fase progettuale il potenziale di risparmio dell’intervento a cui associare la valorizzazione economica dei titoli, rendendo più percorribile la bancabilità del progetto agli operatori finanziari".

Calo del numero complessivo di richieste

In termini di numero di richieste presentate nel 2014, il Gestore ha registrato una flessione rispetto all’anno precedente: 14.751 richiete inviate nel 2014, contro le 21.709 inviate nel 2013.

Secondo il GSE, questo calo è dovuto a due elementi "entrati in vigore nel 2013:

• il divieto di cumulo con altri strumenti di incentivazione, introdotto a partire dal 3 gennaio 2013 e pienamente operativo a partire dal 3 luglio 2013, che ha interessato prevalentemente interventi del settore civile,

• la possibilità di richiedere l’incentivo solo per progetti nuovi o ancora da realizzarsi".

Da rilevare anche il calo di Richieste di Verifica e Certificazione standard (RVC-S) presentate rispetto alle RVC a consuntivo (RVC-C). Secondo il GSE, ciò "conferma la preferenza degli operatori a ricorrere al meccanismo dei CB per interventi con un alto livello di complessità, sfruttando la possibilità di conseguire l’approvazione delle proposte (attraverso la PPPM) prima dell’entrata in esercizio del progetto, sviluppando algoritmi per il calcolo dei risparmi ad hoc per la contabilizzazione dei risparmi da certificare tramite le RVC-C".

Utilizzo marcato dei CB nel settore industriale

Un'altra tendenza significativa che ha caratterizzato il 2014 è stato "il deciso e sempre più marcato utilizzo del meccanismo dei CB per interventi realizzati nel settore industriale, che complessivamente hanno generato circa il 79% dei TEE rilasciati nel 2014, con particolare riferimento all’ottimizzazione dei processi produttivi e dei layout degli impianti industriali nei settori più energivori.

Il settore civile, invece, rappresenta circa il 18% dei TEE emessi nel 2014 realizzando prevalentemente progetti relativi agli impianti per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria.

L’illuminazione pubblica genera il 3% dei TEE rilasciati".

Aumento dei soggetti accreditati al sistema

I nuovi operatori accreditatisi nel 2014 sono stati 641, per un numero totale pari a 4.490. L’83% dei nuovi soggetti accreditati sono ESCo, i più attivi anche nella presentazione dei progetti.

Le società dotate di un sistema di gestione dell’energia certificato in conformità alla norma ISO 50001 (SSGE) sono 10; 7 in più rispetto al 2014.

Le tipologie di richieste presentate

Nel 2014, in particolare sono state presentate:

1.034 proposte di progetto e programma di misura (PPPM), pari al 7% delle richieste presentate nel 2014,

2.079 richieste di verifica e certificazione a consuntivo (RVC-C), pari al 14% delle richieste presentate nel 2014,

4.034 richiesta di verifica e certificazione analitiche (RVC-A), pari al 27% delle richieste complessivamente presentate nel 2014,

7.604 richieste di verifica e certificazione standard (RVC-S), pari al 52% dei progetti presentati nel 2014.