Incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche, la nuova bozza di decreto
Sta circolando una nuova versione dello schema di decreto che regolerà gli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico.
La bozza contiene modifiche che – rispetto alla versione precedente – non mutano l’assetto complessivo del provvedimento; risultano comunque essere state recepite alcune delle proposte migliorative avanzate nelle scorse settimane dalle associazioni di settore.
Elenchiamo qui di seguito alcune delle modifiche più interessanti:
• ridotto da 135 MW a 120,5 MW il contingente di potenza incentivabile per gli ex zuccherifici;
• innalzati i contingenti di potenza da sottoporre ad aste al ribasso: da 700 ad 800 MW per l’eolico a terra, da zero a 30 MW per l’eolico offshore e da zero a 20 MW per il geotermoelettrico;
• eliminata l’esclusione dagli incentivi per impianti alimentati da sansa vergine di oliva;
• introdotta la possibilità per gli impianti sotto soglia di accedere all’incentivo tramite iscrizione al registro, in alternativa all’accesso diretto.
Nonostante questi piccoli aggiustamenti, nella bozza attuale permangono numerose criticità, tra cui il mantenimento della soglia limite dei 5,8 miliardi, superata la quale gli incentivi avranno fine. Quella espressa dagli operatori nelle ultime settimane appare quindi come una preoccupazione più che giustificata, dal momento che nell’ultimo conteggio del contatore GSE il costo indicativo annuo è risultato pari a 5,765 miliardi di euro.
Dopo che sarà stato firmato dai tre ministeri competenti (Sviluppo, Ambiente e Politiche Agricole), il decreto passerà dalla Conferenza Unificata: le prossime convocazioni sono previste per il 9 e il 30 luglio. Vi terremo informati.
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