Milano, 17 luglio 2015 - 00:00

Efficienza energetica, una scelta dettata principalmente dai costi

Sulla base di un’indagine condotta da DNV GL - Business Assurance, in collaborazione con l'Istituto GFK Eurisko, le aziende sono impegnate nell’efficienza energetica per una necessità dettata dai costi. Manca ancora una strategia d’insieme.

Si tratta di una ricerca condotta nell'aprile 2015 su un campione di 1.577 professionisti che lavorano presso aziende (67 delle quali definite “leader) operanti nel settori primario (4%), secondario (54%) e terziario (42%) in differenti segmenti industriali in Europa, America e Asia.

Sulla base dei dati raccolti l’efficienza energetica risulta essere un tema fondamentale: non soltanto a livello personale (77%) e sociale (81%), ma anche dal punto di vista delle dinamiche di business (69%). Il 57% delle aziende ha adottato una strategia “ad hoc” e il 55% si è dato degli obiettivi misurabili, con percentuali che aumentano di 10 punti circa per le imprese appartenenti ai settori ad alto consumo energetico. Tuttavia, l'efficienza energetica è ancora un'ambizione generica, con obiettivi fissati per lo più a livello aziendale in modo complessivo (37%).

“I criteri dell'efficienza energetica non vengono ancora applicati a tutti i livelli organizzativi” dice Luca Crisciotti, amministratore delegato di DNV GL — Business Assurance. “Le aziende si stanno focalizzando principalmente sulla riduzione dei costi e dei consumi — che è certamente buona cosa — ma mancano di un approccio a tutto tondo che consentirebbe di cogliere appieno il potenziale di un'efficiente gestione energetica”.

Il 67% delle aziende ha investito infatti in iniziative di efficienza energetica negli ultimi tre anni: il 46% delle quali in strumenti più efficienti o in iniziative finalizzate a ridurre consumi e costi. Le aziende stanno compiendo sforzi concreti per ottimizzare la gestione energetica, ma senza una visione a lungo termine; solo il 26% si è dotato di un piano di gestione dell'energia. Iniziative più sofisticate come la formazione del personale (21%), nominare un energy manager (20%) o attività di audit e assessment (20%) giocano un ruolo minore. E soprattutto meno della metà delle aziende, dopo aver intrapreso attività di efficienza energetica, sono in grado di quantificare i risparmi ottenuti.

Ecco la lista degli ostacoli che mpediscono alle aziende di fare progressi in materia di efficienza energetica: altre priorità richiedono risorse (36%), realizzazioni costose (33%), mancanza di ritorni economici (25%) e focalizzazione su risultati a breve termine (24%). In compenso però i vantaggi sono percepiti come superiori ai costi (59%), specialmente per quel che riguarda i risparmi (54%).

Per quello che riguarda l'Italia il tema dell’efficienza energetica è sentito molto più che altrove. I professionisti intervistati considerano che possa avere un impatto “sulla propria vita quotidiana” (85%; + 8% vs media), “sul proprio Paese” (89%; +8%) e “sulla società nel suo complesso” (92%; +13%) in misura superiore alla media. Tuttavia, in linea con quanto avviene nel resto del mondo, anche le aziende italiane stanno impegnando risorse per l’efficienza energetica con un approccio tutt’altro che strutturato. Solo il 43% adotta strategie ad hoc e il 38% si pone obiettivi misurabili (-14% e -17% vs media). Rispetto ai colleghi degli altri Paesi, inoltre, sono ancora meno gli italiani che affrontano le questioni di efficienza energetica prendendo in considerazione tutti i livelli organizzativi aziendali. Il 31% fissa obiettivi generici (— 6% vs media) mentre sono esigui i numeri di chi si pone obiettivi a livello di funzione (8%; -14%), di area (%; -10%) o di equipaggiamento (2%; -8%).

Cosa cambierà nel futuro? Secondo l’indagine le attività legate alla riduzione dei costi e dei consumi resteranno le più comuni, ma si assisterà anche a un aumento significativo di iniziative strategiche come la formazione del personale (+13% rispetto a oggi), l'identificazione dei potenziali di risparmio energetico (+8%) e la preparazione di piani di gestione dell'energia (+7%).

Pagine correlate