Milano, 24 agosto 2015 - 00:00

Stati Uniti, al via l'etichettatura energetica per gli inquilini

Il Congresso ha autorizzato l'Environmental Protection Agency (EPA) e il Department of Energy (DOE) a ideare un sistema di certificazione volontaria per gli inquilini di edifici o unità immobiliari ad alta efficienza del settore commerciale.

Come affermato dall'Enea nel report Ogni kilowattora conta. Rapporto per i cittadini sull'efficienza energetica, "la realizzazione di risparmi energetici significativi implica, da un lato, l'esigenza di sviluppare tecniche, prodotti e servizi a basso consumo di energia e, dall'altro, la necessità di modificare i comportamenti dei consumatori ... le tecnologie efficienti da sole non bastano a sfruttare tutto il potenziale di risparmio energetico disponibile. Altrettanto essenziale è il contributo che deve provenire dai fattori “non tecnologici”, come l’organizzazione/gestione ottimizzata delle imprese e il comportamento consapevole dei cittadini verso un uso più razionale dell’energia".

Dall'Energy Star al Tenant Star

Conscio del ruolo significativo che il comportamento di chi abita l'immobile svolge nello sfruttare al meglio il potenziale degli edifici efficienti, nell'aprile scorso il Congresso statunitense ha approvato l'Energy Efficiency Improvement Act.

La norma, finalizzata a favorire l'efficienza energetica negli spazi commerciali in leasing, contiene anche un'importante misura riguardante proprio il comportamento degli inquilini di edifici o unità immobiliari ad alta efficienza del settore commerciale: la legge prevede, infatti, che l'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Environmental Protection Agency — EPA) e il Dipartimento dell'Energia (Department of Energy — DOE) potranno ideare un programma volontario — definito Tenant Star — volto a fornire una certificazione nazionale agli inquilini, in base a come "arredano" gli spazi (utilizzando, ad esempio, apparecchiature ad alta efficienza: server, computer, stampanti, sistemi di illuminazione efficiente, sistemi di controllo termostatico ecc.) e a come li gesticono dal punto di vista energetico.

Il programma Tenant Star si ispira al più noto Energy Star, un sistema di etichettatura volontario introdotto dall'EPA nel 1992,  per identificare e promuovere prodotti ad alta efficienza.

I primi prodotti ad essere etichettati furono i computer e i monitor. Dal 1995 l'etichetta Energy Star si è diffusa sempre più: negli Stati Uniti la si trova sulle apparecchiature per l'ufficio, i sistemi di illuminazione, quelli per il riscaldamento e il raffrescamento, sui frigoriferi, congelatori e anche sugli edifici.

Nel caso di quest'ultimi, si tratta di un sistema simile alla nostra certificazione energetica, ma di natura volontaria. Mentre nel caso degli edifici europei, sulla base di specifici requisiti prestazionali obbligatori e stabiliti da ogni Paese membro, viene redatto l'Attestato di prestazione energetica, per gli edifici statunitensi, l'adozione volontaria di specifici requisiti stabiliti dall'EPA, danno diritto all'etichetta Energy star.

Ricordiamo che anche in Europa esiste il programma Energy Star, introdotto con un accordo stipulato nel 2000 tra la Comunità Europea e gli Stati Uniti. Si tratta sempre di un sistema volontario e prevede il coordinamento di programmi di etichettatura relativa all'uso efficiente dell'energia, ma solo per le apparecchiature da ufficio (computer, server, terminali, monitor, ecc.). Per maggiori informazioni, vedi i Riferimenti in basso.

Il programma Tenant star si concentrerà, invece, sugli inquilini di spazi commerciali, con l'intento di coinvolgerli sempre più nel monitoraggio dei loro consumi e di spingerli ad adottare misure per diminuirli.

Ora che la legge è entrata in vigore, tocca al DOE stabilire un quadro di riferimento, che dovrà poi essere attuato dall'EPA. Il Tenant Star "sarà una certificazione volontaria, proprio come l'Energy Star, ma darà agli inquilini qualcosa di tangibile verso cui aspirare", ha dichiarato Anthony E. Malkin, presidente e Amministratore delegato di Empire State Realty Trust.

Stando a quanto dichiarato dai commentatori statunitensi, è probabile che il programma si concentrerà sulla stesura di regole e principi che tenderanno a massimizzare l'efficienza energetica nella progettazione degli spazi appena presi in affitto, piuttosto che prevedere una certificazione per immobili di cui l'inquilino ha già preso possesso.

Probabilmente passeranno un certo numero di mesi prima che il DOE stabilisca le regole e l'EPA, a sua volta, definisca le specifiche tecniche e i requisti per ottenere l'etichetta Tenant Star; ma "la cosa importante — afferma Malkin — è che la legge sia stata firmata e la macchina si sia messa in moto".

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