Milano, 10 novembre 2015 - 00:00

Requisiti di efficienza globalizzati? Benefici economici fino a 410 miliardi di euro all'anno

È quanto dimostrato dallo studio della Commissione europea dal titolo "Savings and benefits of global regulations for energy efficient products", che analizza il potenziale di normative armonizzate a livello globale in materia di efficienza energetica.

Se i requisiti minimi di efficienza energetica (MEPS — Minimum Energy Performance Standards), adottati attualmente in Europa per la progettazione eco-compatibile dei prodotti connessi al consumo di energia, fossero stati armonizzati e applicati a livello mondiale, oggi avremmo ridotto il consumo finale di energia di 8.950 TWh e avrebbe consentito la chiusura di 165 centrali elettriche a carbone.

"In un mondo in espansione, con risorse limitate — si legge nello studio — in cui è previsto che il consumo di energia potrebbe aumentare del 30% entro il 2030, non c'è mai stato un maggior bisogno di implementare misure di efficienza energetica. Se si cominciasse subito a lavorare per armonizzare ambiziosi requisiti di efficienza a livello globale ... entro il 2030 si potrebbero ottenere:

benefici economici compresi tra 280 e 410 miliardi di euro all'anno,

• una spinta all'innovazione,

• un rafforzamento della competitività dell'industria,

• e la creazione di 1,7-2,5 milioni di posti di lavoro".

Per raggiungere tali benefici, gli ostacoli da superare non sono pochi. Tuttavia, a parere degli autori dello studio, il requisito fondamentale per l'armonizzazione è un maggiore dialogo internazionale il cui scopo deve essere quello di creare requisiti minimi di prestazione energetica il più equivalenti o almeno compatibili possibile, tenendo conto della situazione politica ed economica di ogni Paese. E tutto ciò sarebbe realizzabile nel breve-medio termine "grazie a sforzi coordinati e a costo relativamente basso".