Decreto incentivi FER, l'ultima bozza disponibile

Segnaliamo qui di seguito alcune delle principali modifiche effettuate rispetto alla precedente bozza inviata alle Regioni: 

• inserimento degli impianti alimentati a rifiuti ("biomasse di cui all'articolo 8, comma 4, lettere c) e d)") tra i contingenti sottoponibili ad aste, con una potenza complessiva di 50 MW a disposizione  (art. 12 comma 3) e assegnazione di una relativa tariffa incentivante (tabella Allegato 1);

• modifiche ad alcuni criteri di priorità nella formazione delle graduatorie dei registri (art. 10 comma 3);

• per gli impianti a biomasse e bioliquidi (inclusi anche gli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero) che dal 1° gennaio – secondo quanto previsto dall’art. 19 comma 1 del Dm 6 luglio 2012 – sarebbero dovuti transitare alla tariffa post-Certificati Verdi con una propria particolare modalità di calcolo dell’incentivo, viene inserita la possibilità di optare per l’applicazione generale della formula indicata dallo stesso comma 1 (art. 31);

• viene specificato che "sono da considerarsi esaustivi" non soltanto gli elenchi dei sottoprodotti contenuti nella Tabella 1A, ma anche gli elenchi dei prodotti contenuti nella Tabella 1B del decreto.

Ricordiamo che prima dell’entrata in vigore del provvedimento occorrerà attendere l’esame della Commissione europea, che dovrà verificare che le misure incentivanti siano coerenti con le linee guida europee sugli aiuti di Stato.

Per ogni ulteriore approfondimento, consigliamo di consultare lo schema di decreto nelle due versioni (pre e post Conferenza Unificata) nei Riferimenti qui sotto. La redazione di Nextville continuerà a seguire attentamente l’iter del provvedimento, anche attraverso la realizzazione di numerose pagine di approfondimento dedicate all’analisi dei nuovi incentivi.