Milano, 4 dicembre 2015 - 00:00

Riforma tariffe elettriche, si parte dal 1° gennaio 2016

L'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha pubblicato la delibera che detta le regole con cui verrà, man mano, superata la progressività delle tariffe. Si partirà dal 1° gennaio 2016, per entrare a regime nel 2018.

Con la delibera 582/2015/R/EEL, l'Autorità attua quanto previsto dall'articolo 11, comma 3 del decreto legislativo 102/2014: il superamento della progressività delle tariffe rispetto ai consumi (ossia prezzi crescenti al crescere dei consumi), in modo da rendere le tariffe realmente aderenti ai costi dei servizi di rete e agli oneri di sistema.

In altri termini, "la tariffa di rete (cioè i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica) e la tariffa per gli oneri di sistema (cioè i costi per sostenere attività di interesse generale per il sistema elettrico), in totale oltre il 40% della nostra bolletta, saranno uguali per tutti e per ogni livello di consumo".

A partire dal 2018, tutti pagheremo l'esatto corrispettivo per il servizio che usiamo, senza più le attuali agevolazioni per chi consuma meno e gli aggravi per chi consuma di più.

Ricordiamo che, attualmente, vengono applicate due diverse strutture tariffarie, caratterizzate dalla progressività dei costi di rete in funzione dei consumi:

• la tariffa D2 per le forniture in bassa tensione per usi domestici nell'abitazione di residenza anagrafica e con potenza impegnata fino a 3 kW, con costi più bassi;

• la tariffa D3 per le tutte le altre forniture non ricoperte dalla tariffa D2 per usi domestici in bassa tensione, con costi più alti.

Con la nuova riforma, i costi di misura, commercializzazione e distribuzione verranno coperti in quota fissa pro-cliente (€/anno) e in quota potenza (€/kW/anno), mentre i costi di trasmissione in quota energia (c€/kWh).

Per gli oneri di sistema si manterrà, invece, una differenziazione tra clienti residenti (ai quali la tariffa viene applicata tutta in quota energia come oggi, cioè in c€ per kWh prelevato) e non residenti (ai quali la tariffa viene applicata sia in quota fissa, sia in quota energia).

Un'applicazione graduale

Per "evitare eccessivi effetti su chi oggi con bassi consumi paga un po' meno", il processo di riforma è stato concepito per essere applicato gradualmente in tre anni:

dal 1° gennaio 2016 verrà mantenuta la struttura tariffaria a scaglioni vigente nel 2015 e verranno ridefiniti in parte i valori dei corrispettivi da pagare per i servizi di rete, e cioè i costi per la trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica. La ridefinizione dei valori tenderà a diminuire di almeno il 25% il divario di costo attualmente sostentuto tra residenti e non residenti e tra clienti che consumano di meno e clienti che consumano di più.

dal 1° gennaio 2017, ci sarà la piena applicazione della tariffa non progressiva per i servizi di rete e verrà effettuato il primo intervento anche sulla tariffa per gli oneri di sistema, in modo da diminuire l'effetto di progressività e limitare a 2 il numero di scaglioni di consumo annuo;

dal 1° gennaio 2018 la riforma sarà a regime, applicando la piena struttura non progressiva anche alla tariffa per gli oneri generali di sistema.

Proroga Tariffa D1 pompe di calore

La delibera dispone anche una proroga del termine ultimo a disposizione dei clienti finali per aderire alla sperimentazione tariffaria per clienti finali che utilizzano pompe di calore come sistema principale di riscaldamento dell'abitazione di residenza: ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2016.