Sicurezza, accessibilità e sostenibiltà energetica: quale paese riesce a garantirle meglio?
Il World Energy Council ha pubblicato i dati 2015 dell'indice che classifica i Paesi in base alla capacità di formulare politiche energetiche sostenibili e che garantiscano sicurezza e accessibilità di approvvigionamento. L'Italia al 31° posto.
Si chiama Energy Trilemma Index, l'indice con cui il World Energy Council valuta da alcuni anni la capacità delle diverse nazioni di formulare politiche energetiche in grado di garantire:
• sicurezza dell'approvvigionamento energetico, intesa come efficace gestione della fornitura di energia da fonti interne ed esterne, affidabilità delle infrastrutture energetiche e capacità delle imprese che producono energia di soddisfare la domanda;
• equity energy, intesa come capacità di rendere l'energia accessibile a tutti i cittadini e a prezzi contenuti;
• sostenibilità ambientale, e cioè la capacità di soddisfare la domanda attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili, gli interventi di efficienza energetica e altre misure che riducano le emissioni di gas climalteranti.
I paesi analizzati sono 130 e ad ognuno di essi viene assegnato un punteggio che tiene conto di tutti e tre i fattori appena elencati. Il punteggio va da AAA (più alto) a DDD (più basso): prima classificata è la Svizzera, seguita da Svezia e Norvegia.
Al 31° posto, invece, l'Italia con un punteggio di ABC: A per la sostenibilità ambientale, B per l'equity energy e C per la sicurezza energetica.
Rispetto agli anni passati — si legge nel commento della scheda dedicata al nostro paese — l'Italia mantiene una posizione stabile nell'Energy Trilemma Index. Tuttavia, i tre fattori del trilemma non sono equilibrati: ostacolata da un rapporto sfavorevole tra domanda di energia e approvvigionamento interno, l'Italia sta cercando di migliorare la sicurezza energetica a lungo termine, ma la sua dipendenza energetica dall'estero è ancora rilevante.
Un po' meglio la perfomance dell'Equity Energy: il nostro paese continua a fornire ai suoi cittadini energia di alta qualità e a prezzi abbastanza convenienti.
Bene, invece, la sostenibilità ambientale che resta stabile rispetto agli anni scorsi, con lievi diminuzioni delle emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di energia elettrica.
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