Milano, 11 marzo 2016 - 00:00

Consumi finali da FER nel 2015: i dati preliminari del GSE

Così come avvenuto nel 2014, anche nel 2015 le fonti rinnovabili avrebbero soddisfatto più del 17% dei consumi finali di energia in Italia, nei settori elettrico, termico e trasporti, in linea con gli obiettivi 2020.

Questo il numero più significativo che emerge nella nota "Energia da fonti rinnovabili in Italia – Dati preliminari 2015", pubblicata ieri dal GSE, nella quale vengono fornite le prime stime sulle principali grandezze che descrivono la diffusione delle rinnovabili nel nostro paese.

L'aumento della potenza rinnovabile elettrica installata tra il 2014 e il 2015 sarebbe di poco inferiore ai 1.000 MW (+2%), imputabili soprattutto a eolico (+5%) e fotovoltaico (+2%). La produzione complessiva da fer elettriche risulterebbe invece in riduzione di circa 14 TWh (-12%): una contrazione imputabile al calo della produzione idroelettrica, che nel 2014 aveva fatto registrare valori record grazie a condizioni climatiche particolarmente favorevoli.

Sulla base di queste ipotesi, nel 2015 l’incidenza della produzione rinnovabile elettrica sul consumo interno lordo, ricavato da dati TERNA, si attesterebbe al 32,8%, in flessione rispetto al dato 2014 (37,5%).

Le stime preliminari del GSE riguardano anche i settori termico e trasporti, per il calcolo complessivo della quota dei consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del 17% assegnato all’Italia al 2020. 

Sulla base di tutte le ipotesi e assunzioni fatte proprie dal GSE, "la quota dei Consumi Finali Lordi di energia coperta da FER sarebbe preliminarmente stimabile intorno al 17,3%, un valore leggermente superiore a quello relativo al 2014 (17,1%); l’incremento degli impieghi di FER, valutato in circa 900 ktep (di cui oltre il 70% imputabile all’utilizzo delle biomasse nel settore termico), sarebbe dunque proporzionalmente superiore a quello dei consumi finali lordi complessivi (+3,6 Mtep circa)".