Bando Smart Energy Fund Lazio: ulteriori risorse e interventi incentivabili

Queste le due principali novità apportate con Determinazione dirigenziale n. G03084 del 31 marzo 2016 al Fondo di ingegneria finanziaria per le Pmi "Smart Energy Fund".

Dallo scorso 15 novembre in Lazio le piccole e medie imprese possono presentare domanda per accedere a finanziamenti agevolati relativi a una serie di interventi nel campo delle rinnovabili, della cogenerazione e dell’efficientamento energetico.

Oltre agli interventi già previsti, con la nuova Determinazione dirigenziale è stato esteso l’ambito di applicazione delle agevolazioni a due nuove tipologie di impianti che in un primo momento non erano stati presi in considerazione. Si tratta degli impianti eolici e idroelettrici che possono accedere direttamente alla tariffe per le rinnovabili elettriche del Dm 6 luglio 2012, e cioè:

— impianti eolici on shore, con potenza complessiva degli aerogeneratori non superiore a 50 kW;

— impianti idroelettrici, con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW o, solo nei casi di seguito elencati, non superiore a 250 kW:

— impianti realizzati su canali o condotte esistenti, senza incremento di portata derivata;

— impianti che utilizzano acque di restrizioni o di scarico;

— impianti che utilizzano il deflusso minimo vitale al netto della quota destinata alla scala di risalita, senza sottotensione di alveo naturale.

Altra importante novità è l’incremento della dotazione finanziaria del Bando di ulteriori € 6.800.000, che si vanno ad aggiungere ai 15 milioni inizialmente stanziati (al netto dei fondi finora erogati).

Ricordiamo che l’agevolazione regionale consiste nell’erogazione di un mutuo a tasso zero. Nel caso di importi fino a 500mila euro, il prestito potrà essere restituito in 5 anni (10 anni per alcuni casi specifici) e non necessita di essere cofinanziata, mentre per importi compresi tra 500mila e 1 milione di euro l’erogazione del prestito prevede la necessità di un contestuale cofinanziamento degli investimenti da parte di una banca scelta dal richiedente, nella misura minima di un terzo del prestito agevolato.

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