Rinnovabili elettriche: nel primo trimestre 2016 installazioni in calo del 25%
Le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico nei primi tre mesi del 2016 sono complessivamente calate del 25% rispetto al primo trimestre del 2015. Questo è quanto emerge dai dati ricavati dal Gaudì e rielaborati da Anie Rinnovabili.
Guardando al trend delle singole fonti, va innanzitutto notata la ripresa del fotovoltaico. Con 85 MW installati nel primo trimestre 2016, il solare fotovoltaico registra un aumento del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli aumenti più consistenti hanno riguardato le taglie comprese tra 20 e 500 kW (+ 126%); il maggior incremento in termini di potenza si è concentrato in quattro regioni del Sud Italia: sono Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata e Molise.
Pesante calo, invece, per l’eolico: solo 13 i MW installati nei primi 3 mesi del 2016, con una riduzione del 79% rispetto al primo trimestre del 2015. Interessanti i dati sulle nuove richieste di connessione alla rete: il 98,6% delle richieste ha riguardato impianti di taglia inferiore ai 200 kW, a conferma della tendenza a una sempre maggiore diffusione di impianti mini eolici. Il 90% della potenza connessa è localizzata in Basilicata, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna.
Inferiore ma comunque rilevante il calo per l’idroelettrico, con una riduzione della potenza installata del 44% rispetto allo stesso periodo del 2015. Nessuno tra gli impianti connessi nei primi tre mesi del 2016 ha una potenza superiore ai 3 MW. Le Regioni che hanno mostrato il maggiore incremento sono Toscana, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Le variazioni congiunturali rispetto all’ultimo trimestre del 2015 mostrano una tenuta del fotovoltaico (+ 0,3%) e un brusco calo sia per l’idroelettrico (-71%) che per l’eolico (-93%). Questi due ultimi dati negativi sono da attribuire – almeno in parte – all’assenza di uno schema incentivante per l’anno 2016.
E a proposito di incentivi, a commento dei dati presentati ANIE ricorda che "finalmente è arrivato il via libera della Commissione Europea sul Decreto FER non FV; purtroppo il provvedimento non è stato ancora pubblicato in GU. Ciò sta comportando un ritardo di circa un semestre sulle tempistiche dei bandi previsti per i registri e le aste."
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