Milano, 25 maggio 2016 - 00:00

Oneri di sistema, i venditori non possono garantire per i clienti morosi

Il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la delibera con cui l'Autorità prevedeva che i distributori di energia potessero chiedere ai venditori garanzie sugli oneri generali di sistema a carico del cliente finale, in caso di inadempimento.

Con delibera 612/2013/R/eel, "l'Autorità ha previsto che le imprese distributrici di energia elettrica possono richiedere agli utenti del servizio di trasporto e vendita di energia elettrica (c.d. traiders) opportune garanzie a copertura di tutti gli obblighi derivanti dalla stipula del contratto di trasporto tenendo conto quindi anche degli oneri a carico del cliente finale".

Ribaltando una precedente sentenza del Tar, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima tale richiesta, stabilendo che i soggetti obbligati al pagamento degli oneri di sistema sull'energia elettrica sono i clienti finali e non i venditori: "il sistema prevede che gli oneri di sistema sono dovuti dai clienti finali, che li corrispondono ai traders, i quali, a loro volta, li versano ai distributori, che, quale ultimo passaggio, li consegnano alla Cassa Conguaglio del sistema elettrico e al Gestore servizi elettrici".

E l'Autorità, nel chiedere una garanzia ai venditori, è andata oltre i compiti e poteri che le affida la legge: non esiste, infatti, una norma che individua chi tra venditore e distributore debba sopportare il rischio della morosità del cliente finale.

Secondo i giudici, "il principio di legalità dell'azione amministrativa, di rilevanza costituzionale (articoli 1, 23, 97 e 113 Cost.), impone che sia la legge a individuare, anche se indirettamente, lo scopo pubblico da perseguire e i presupposti essenziali, di ordine procedimentale e sostanziale, per l'esercizio in concreto dell'attività amministrativa ... Nel caso in esame l'Autorità ha esercitato un potere di integrazione contrattuale che non persegue le finalità predeterminate dalle disposizioni riportate. La previsione del rispetto di forme determinate di garanzia nei rapporti tra distributori e traiders esula, infatti, dall'ambito di definizione legale del potere dell'Autorità".

In altri termini, l'Autorità non può sostituirsi al legislatore: prima occorre una legge che definisca le regole nei rapporti tra distributori e venditori in caso di morosità del cliente finale e, in seguito, l'Autorità può definire la normativa di dettaglio.

In assenza "di una previsione legislativa circa il soggetto che subisce le conseguenze dell'inadempimento dei clienti finali, è lasciato all'autonomia contrattuale delle parti (e non all'Autorità, ndr) ... regolare eventualmente questo profilo".