Milano, 5 luglio 2016 - 00:00

Canapa, l’isolamento naturale per migliorare l’efficienza energetica

Secondo ENEA utilizzando come isolante la fibra di canapa in alternativa agli isolanti comunemente impiegati in edilizia è possibile ridurre i consumi per la climatizzazione.

Lo dimostrano i risultati ottenuti nei laboratori del Centro Ricerche ENEA di Brindisi nell’ambito del progetto EFFEDIL: i test su pareti “imbottite” di canapa garantiscono un miglioramento delle prestazioni energetiche rispetto a pareti di solo laterizio senza isolante. “La canapa migliora l’isolamento termico del laterizio” dice Patrizia Aversa dell’ENEA “attenuando di circa il 30% il flusso termico, ossia la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato momento, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore".

Il progetto EFFEDIL ha anche dimostrato che la canapa trattata con sostanze naturali antimuffa e idrorepellenti possiede una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri e una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio.

Costruire e riqualificare in modo sostenibile potrebbe far risparmiare il 50% di energia. In questo contesto gli edifici svolgono un ruolo chiave in quanto sono responsabili di buona parte del consumo energetico nazionale: secondo studi ENEA, infatti, i consumi energetici nelle abitazioni in Italia sono responsabili del 45% delle emissioni di CO2.

La canapa è un materiale dalle innumerevoli applicazioni perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera, inoltre per coltivarla non vengono utilizzano pesticidi. La coltivazione della canapa è in forte espansione sia in Europa che in Italia (circa 3.000 ettari, fonte Federcanapa): la Puglia è la regione che ne produce di più, seguita da Piemonte, Veneto e Basilicata.

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