Milano, 28 luglio 2016 - 00:00

Perovskite, il futuro del fotovoltaico ha diverse sfaccettature

Secondo una recente ricerca sarà possibile ottenere delle celle solari estremamente efficienti ed economiche utilizzando un minerale chiamato perovskite.

Sono diversi anni che gli scienziati lavorano alla realizzazione di celle solari utilizzando la perovskite (vedi Riferimenti): negli ultimi sette anni queste ricerche hanno permesso di passare dal 3% al 22% di efficienza di conversione. Ora i ricercatori del Berkeley Lab's Molecular Foundry and the Joint Center for Artificial Photosynthesis hanno trovato il modo di spingere questa efficienza fino al 31% utilizzando una forza fotoconduttiva molto potente a livello nanometrico.

Le celle di perovskite sono state considerate fino ad oggi una valida alternativa alle celle tradizionali di silicio poiché sono estremamente economiche e facili da fabbricare. I ricercatori hanno studiato la generazione di fotocorrente e hanno aperto circuiti di tensione nello strato attivo delle celle solari — due proprietà che riguardano da vicino l’efficienza di conversione — e hanno scoperto una superficie composta da cristalli che misurano circa 200 nanometri l’uno.

Ogni cristallo ha diverse sfaccettature con differenti efficienze di conversione: alcune di esse hanno efficienze molto alte, fino al 31%, altre più basse. Ora l’obiettivo dei ricercatori è studiare le sfaccettature ad alta efficienza e capire cosa le rende migliori delle altre nel convertire la luce solare in elettricità, per produrre così celle solari estremamente efficienti.

I ricercatori, infatti, hanno scoperto che le diverse sfaccettature si comportano come minuscole celle solari tutte connesse in parallelo: questo fa sì che il flusso di corrente, passando attraverso le sfaccettature meno performanti, diminuisce decisamente. Costruendo invece delle celle composte solo da sfaccettature altamente performanti sarà possibile fabbricare celle economiche con un’efficienza del 31%.

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