Fotovoltaico, arrivano gli standard per l'integrazione architettonica
Si chiama BFirst ed è un progetto, finanziato dall’Unione Europea, per integrare negli edifici di nuova generazione una serie di componenti fotovoltaici standardizzati.
L’idea nasce da una nuova tecnologia che permette di incapsulare le celle solari all’interno di materiali compositi rinforzati con fibre di vetro, per lo sviluppo di componenti fotovoltaici edili multifunzionali e standardizzati. Permette inoltre di realizzare geometrie curve e complesse, che potranno essere applicate per la fabbricazione di prodotti fotovoltaici con nuove e diverse possibilità di integrazione architettonica.

Per ora, si tratta di cinque prototipi: un modulo ventilato ibrido (termico-fotovoltaico) per le facciate, un sistema di ombreggiamento solare, un modulo prefabbricato di vetro fotovoltaico e una tegola fotovoltaica. Oltre a questi saranno realizzati diversi altri moduli, utilizzando la stessa tecnologia. L’obiettivo finale, attraverso l’impiego di standard edilizi facilmente integrabili, è quello di migliorare l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale e industriale.
Alcuni di questi prototipi sono stati già testati su edifici sperimentali a Bilbao, in Spagna, e grazie all’Enea, in Italia, presso i siti di Portici, Casaccia e Saluggia. Altri tre edifici saranno inoltre impiegati per proseguire i test: a Bilbao, per esperimenti sulle smart grid, a Pikermi, in Grecia, presso una casa unifamiliare, e a Mons, in Belgio, presso un complesso residenziale.
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Il sito del progetto