Microgrid alimentate dal moto ondoso: la rivoluzione di CETO 6
La società australiana Carnegie Wave Energy sta progettando una microgrid, in grado di combinare l'energia delle onde con la fonte fotovoltaica, un impianto di dissalazione dell'acqua e un sistema di accumulo elettrico.
Ma partiamo dall’inizio. Già nel 2014 la Carnegie Wave Energy aveva installato, al largo dell’isola di Garden Island in Australia occidentale, il primo prototipo ("CETO 5") di un innovativo sistema alimentato dall’energia marina.
CETO (dal nome di una divinità greca del mare) si presenta visivamente come un pallone di metallo collegato al fondo del mare da un cavo di ancoraggio. Si tratta in pratica di una grande boa, completamente sommersa, al cui interno è collocato il generatore di energia elettrica e all'esterno la pompa idraulica. Il fatto di essere sommerso, rende CETO 6 invisibile dalla riva e offre inoltre alla macchina protezione da possibili eventi meteorologici estremi.

Le tre unità CETO 5 attualmente installate hanno dimostrato di saper resistere per più di 13mila ore cumulate a oltre 5 metri di profondità e con onde alte più di 3 metri, dando così ai tecnici ottime conferme sulla resilienza e sull’affidabilità della tecnologia. Questi risultati hanno spinto la Carnegie Wave Energy a implementare ulteriormente la tecnologia e a sviluppare "CETO 6".
Rispetto al predecessore, CETO 6 è quattro volte più potente (1 MW di potenza elettrica) e verrà impiegato per la realizzazione della prima microgrid a energie rinnovabili basata sull’energia del mare. Il progetto di questa microgrid prevede l’utilizzo di 3 macchine CETO 6 da 1 MW ciascuna, combinato con 2 MW di solare fotovoltaico, un sistema di stoccaggio da 500 kWh e un impianto di dissalazione dell’acqua marina. La rete dovrebbe coprire il fabbisogno di elettricità e acqua della più grande base navale in Australia, la HMAS Stirling, situata al largo della costa di Garden Island.
Carnegie Wave Energy ritiene che questo modello di microgrid potrà essere applicato ovunque, nelle isole al largo dell’Australia e in altre aree del Pacifico, dell’Atlantico e dell’Indiano, e anche presso le comunità costiere nelle aree più remote e isolate dalla rete elettrica.
La società sta valutando anche la realizzazione di un grande impianto da 10/15 MW, basato su macchine CETO 6, lungo le coste britanniche. Ci sono progetti in cantiere anche in Irlanda, Canada, Bermuda e Cile, mentre le Mauritius potrebbero essere il prossimo luogo candidato ad ospitare una microgrid simile a quella sviluppata sulle coste australiane.
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