Milano, 10 ottobre 2016 - 00:00

Cogenerazione: avarie misuratori non possono far decadere gli incentivi

Secondo il Consiglio di Stato, il GSE non può revocare la qualifica CAR e i Certificati Bianchi, senza prima avere accertato che l'impianto, al di là dei malfunzionamenti dei misuratori, abbia conseguito o meno gli obiettivi imposti dalla legge.

Con la Sentenza n. 4094 del 5 ottobre 2016, il Consiglio di Stato ribalta la precedente decisione del Tar del Lazio e dà ragione alla Società cui il GSE aveva revocato la qualfica di Cogenerazione ad alto rendimento e gli incentivi (Certificati Bianchi), con effetto retroattivo.

La decisione del GSE era intervenuta in seguito a un controllo, in cui aveva riscontrato delle difformità tra quanto dichiarato dal produttore e la situazione reale dell'impianto relativamente al suo funzionamento in regime di cogenerazione ad alto rendimento. Pur avendo accertato che tali difformità erano state causate da alcuni malfunzionamenti subiti dai misuratori volumetrici di gas, il GSE ha annullato comunque i benefici.

Secondo i Giudici, facendo ciò, il GSE ha commesso un errore di istruttoria, perchè "l'annullamento del beneficio non sarebbe disceso dall'accertamento dell'entità del malfunzionamento dei sistemi di misurazione della produzione di energia", come previsto dal comma 4, articolo 11 del Dm 5 settembre 2011, ma dalla difformità tra quanto dichiarato dal produttore e la situazione reale dell'impianto (comma 3, articolo 11, Dm 5 settembre 2011).

In altri termini, anzichè revocare l'incentivo, il GSE avrebbe dovuto limitarsi ad invitare l'operatore ad intervenire sul ripristino del funzionamento dei sistemi di misurazione e sospendere gli incentivi fino al completamento delle modifiche, così come previsto dallo stesso comma 4.

Pagine correlate