Università Bicocca, nuovo spin-off produrrà finestre fotovoltaiche
È stato costituito presso l'Università di Milano-Bicocca lo spin-off di ateneo Glass to Power, con l’obiettivo di industrializzare un prodotto innovativo basato sulla tecnologia dei Concentratori Solari Luminescenti (LSC).
L’obiettivo è quello di valorizzare una serie di brevetti realizzati dal team scientifico di Milano-Bicocca su nuove classi di nano materiali, per arrivare alla produzione di finestre e vetrate in grado di generare potenze fino ad oltre 50 W per metro quadro, senza alcun impatto estetico sugli edifici in cui verranno installate.
Come spiega il comunicato dell’ateneo, "si tratta di lastre di plastica nelle quali sono incorporate speciali nanoparticelle che catturano e concentrano la luce solare, trasformando così comuni finestre in pannelli solari semitrasparenti in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio".
Dal punto di vista tecnologico, i Concentratori Solari Luminescenti (LSC) sono lastre semitrasparenti di materiali plastici drogati con cromofori che, a seguito dell’assorbimento della luce solare, riemettono fotoni a lunghezza d’onda maggiore. I brevetti realizzati dal team scientifico di Milano-Bicocca migliorano in maniera decisiva la tecnologia LSC, utilizzando come cromofori Quantum Dot (QD) colloidali ingegnerizzati in cui diversi elementi della nanostruttura provvedono indipendentemente all’assorbimento e all’emissione della luce permettendo così di disaccoppiare i due processi. Utilizzando materiali non tossici o nocivi, si ottengono lastre in plexiglas incolori perfettamente integrabili architettonicamente.
Tale applicazione della tecnologia LSC è stata recentemente selezionata come finalista degli R&D100 Awards 2016, considerati dalla comunità scientifica internazionale una sorta di Oscar dell’innovazione tecnologica. E' la prima volta per una invenzione interamente made in Italy.
"In un’ottica di salvaguardia ambientale e di riduzione dei rischi di riscaldamento globale, – ricorda Sergio Brovelli, docente di Fisica Sperimentale del Dipartimento di Scienza dei Materiali e uno degli inventori della tecnologia — la Comunità Europea prevede che entro il 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere degli Zero Energy Buildings, ovvero sostanzialmente autonomi da un punto di vista energetico. Direttive analoghe sono in fase di elaborazione anche in USA e in Asia. La nostra tecnologia è l’unica che permette di realizzare finestre fotovoltaiche di grandi dimensioni e colorazione neutra, perfettamente integrabili architettonicamente anche nei contesti urbani senza impattare l’estetica o la vivibilità degli edifici".
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