Lombardia: aggiornate modalità di calcolo apporto FER da pompe di calore
La Regione Lombardia ha adottato una diversa modalità per calcolare il contributo delle fonti rinnovabili nella produzione energetica mediante pompe di calore.
La normativa lombarda più recente in materia di efficienza energetica degli edifici (Dd n. 6480/2015, integrato con Dd n. 224/2016; provvedimenti entrambi sostituiti da ultimo con Dd n. 176/2017) ha anticipato al 2016 i requisiti prestazionali degli "edifici ad energia quasi zero" previsti a livello nazionale per il 2019 o per il 2021. L’applicazione agli edifici ad energia quasi zero dei requisiti di copertura da fonti rinnovabili, previsti dall’allegato 3 del Dlgs 28/2011, comporta la conseguente applicazione agli edifici nuovi e a tutte le ristrutturazioni importanti di primo livello, dell'obbligo di coprire almeno il 50% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.
Questo, però, "tendeva a penalizzare alcune tecnologie basate sull'utilizzo di energia primaria, come le pompe di calore alimentate da gas naturale". Per tale ragione, la Lombardia con la nuova Dgr n. X/6276 del 27 febbraio 2017 ha deciso di fare proprio il principio di calcolo proposto dal Comitato termotecnico italiano per calcolare l'energia rinnovabile estratta dall'ambiente per produrre energia termica con le pompe di calore. In questo modo viene riconosciuta la maggior efficienza derivante dall'impiego diretto dell'energia primaria, valorizzando di conseguenza la quota di energia rinnovabile estratta dalle pompe di calore a gas.
Entro 30 giorni, le disposizioni allegate al decreto n. 176/2017 dovranno essere aggiornate con le nuove modalità di calcolo. Analogamente dovrà essere aggiornato anche il software Cened +2.0, utilizzato dai certificatori energetici lombardi per redigere l'APE.
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