Milano, 8 maggio 2017 - 00:00

Mercato dispacciamento, progetti pilota per rinnovabili, accumuli e domanda

L'Autorità per l'energia ha avviato una prima fase di attuazione per consentire alle fonti rinnovabili non programmabili, agli accumuli, alle unità di consumo (domanda) e alla generazione distribuita l'accesso al MSD, nell'ambito di progetti pilota.

Dopo la consultazione del giugno scorso (DCO 298/2016/R/eel) e prima della redazione del nuovo testo integrato del Dispacciamento elettrico (TIDE), con la delibera 300/2017/R/eel l'Autorità ha avviato "una prima fase di attuazione pilota per consentire di acquisire elementi utili per la riforma organica del dispacciamento".

Questa prima fase prevede la realizzazione di alcuni progetti pilota che saranno individuati da Terna, anche su proposta degli operatori del settore, a patto che non si tratti del Gestore dei servizi energetici e dell’Acquirente unico.

Tali progetti possono riguardare:

• la partecipazione al Mercato per il servizio di dispacciamento (MSD) delle unità di consumo (domanda) e delle unità di produzione ad oggi non abilitate (compresi gli impianti a fonti rinnovabili non programmabili e i sistemi di accumulo non equiparati alle unità di produzione, come previsto dalla deliberazione 574/2014/R/eel);

• l'utilizzo di sistemi di accumulo, in particolare in abbinamento a unità di produzione rilevanti abilitate alla partecipazione a MSD al fine di ottimizzare la fornitura di risorse di dispacciamento nel rispetto dei requisiti previsti dal Codice di rete;

• le modalità di aggregazione delle unità di produzione e di consumo, e cioè la definizione delle regole con cui le singole utenze diffuse di piccola taglia possono aggregarsi al fine di costituire una unità virtuale di taglia complessiva maggiore e in grado di fornire risorse di dispacciamento utili al sistema.

I progetti pilota dovranno adottare modalità di aggregazione secondo perimetri geografici di aggregazione in coerenza con il modello di rete utilizzato dall'algoritmo per la selezione delle offerte accettate su MSD in modo tale che la movimentazione delle unità non violi i vincoli di rete;

• le modalità per la remunerazione dei servizi ancillari attualmente non remunerati esplicitamente (ad esempio, la regolazione di tensione); sono quindi esclusi i servizi di riserva primaria, riserva secondaria, riserva terziaria, risoluzione delle congestioni e bilanciamento;

forme di approvvigionamento a termine delle risorse di dispacciamento, da espletare secondo procedure concorrenziali coerenti con quanto previsto dall’articolo 60 della delibera 111/06;

qualunque altro aspetto che Terna ritenga utile sperimentare, dandone adeguata motivazione, previa approvazione dell’Autorità.

I progetti pilota individuati da Terna:

• devono prevedere il coinvolgimento di operatori individuati sulla base di clausole non discriminatorie che consentano la più ampia partecipazione possibile;

• devono essere sottoposti a consultazione preventiva con gli operatori. Alla consultazione dovrà essere allegata una relazione tecnica che illustri il progetto e motivi tutte le scelte effettuate;

• devono essere inviati all’Autorità per l’approvazione corredati dalla versione definitiva del regolamento, dalle tempistiche di esecuzione, nonché dalle osservazioni pervenute da parte degli operatori durante la consultazione.

Inoltre la delibera prevede che entro il 30 giugno 2017 Terna proponga all'Autorità almeno un progetto pilota relativo alla partecipazione a MSD della domanda e entro il 31 luglio 2017 proponga all'Autorità almeno un progetto pilota relativo alla partecipazione a MSD delle unità di produzione attualmente non abilitate, inclusi i sistemi di accumulo ad esse assimilati.