Milano, 14 luglio 2017 - 00:00

Batterie di accumulo, la Cina punta a mantenere la leadership globale

La Gigafactory della Tesla, in costruzione nel deserto del Nevada e pronta per il 2018, sarà la più grande fabbrica di batterie del mondo. Ma il governo cinese nel frattempo sta sviluppando piani ambiziosi per l'immediato futuro.

Secondo un rapporto pubblicato a fine giugno da Bloomberg Intelligence, il governo cinese sta pianificando la costruzione di nuove fabbriche di produzione di batterie, in grado di immettere sul mercato entro il 2021 oltre 120 GWh annuali di capacità di accumulo. Una quantità sufficiente per fornire ogni anno batterie per circa 1,5 milioni di veicoli Tesla Model S o 13,7 milioni di Toyota Prius ibride all'anno.

Per dare un'idea delle dimensioni della sfida, basti pensare che la Gigafactory della Tesla una volta a regime potrà produrre annualmente non più di 35 GWh di capacità di accumulo.

La domanda globale di batterie agli ioni di litio, da tempo impiegati negli smartphone, nei computer e in tutta l’elettronica portatile, è destinata a esplodere nei prossimi 5 anni grazie alla crescita della mobilità elettrica e alla richiesta di grandi sistemi di accumulo dell’energia da parte delle compagnie elettriche. Tesla ha prodotto quasi 84.000 veicoli nel 2016, cifra che salirà a 500.000 nel 2018. 

Circa il 55% della produzione mondiale di batterie agli ioni di litio avviene già oggi in Cina, mentre la quota degli Stati Uniti è solo del 10%. Entro il 2021, quando la capacità globale di produzione di batterie sarà salita dagli attuali 103 GWh a oltre 273 GWh, la quota cinese di mercato potrebbe crescere fino al 65%.

Gli incentivi economici promessi da Pechino ai costruttori di batterie vanno di pari passo con il piano governativo di immettere sul mercato cinese almeno 5 milioni di veicoli elettrici entro il 2020. La creazione di un forte mercato nazionale per l’auto elettrica potrà poi rappresentare una base di partenza sufficientemente solida da cui partire per espandersi nei mercati esteri e trasformare così la Cina nel leader mondiale della mobilità elettrica.

L’attivismo dei cinesi sta contribuendo a spingere al rialzo anche le iniziative di Tesla. L’azienda californiana infatti dovrebbe annunciare entro la fine di quest’anno la costruzione di quattro nuove fabbriche, di cui una potrebbe essere realizzata a Shangai.

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