Milano, 28 luglio 2017 - 00:00

Puglia, approvato il protocollo Itaca per edifici non residenziali

Il sistema per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici non residenziali in Puglia adotta lo stesso impianto complessivo del protocollo Itaca nazionale, riducendone i criteri di sostenibilità.

Con la Delibera di Giunta regionale 11 luglio 2017, n. 1147, la Regione ha approvato il "Protocollo Itaca Puglia 2017 — Edifici non residenziali". Esso specifica i criteri sui quali si fonda il sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici non residenziali, ai fini della loro classificazione attraverso l'attribuzione di un punteggio di prestazione.

Il protocollo si applica agli edifici commerciali, scolastici, industriali, agli uffici e alle strutture ricettive. Oggetto della valutazione è l'edificio nella sua interezza (anche se composto da più unità immobiliari), compresa l'area esterna di pertinenza.

Il calcolo del punteggio di prestazione avviene attraverso uno specifico software reso disponibile sul sito della Regione Abitare Sostenibile (per maggiori informazioni, vedi i Riferimenti in basso).

Per adattare il metodo di valutazione nazionale alla realtà regionale pugliese, e in continuità con la redazione e attuazione del precedente "Protocollo Itaca Puglia 2011 — edifici residenziali", il "Protocollo Itaca Puglia 2017 — edifici non residenziali" conferma l'impianto complessivo del documento nazionale, ma prevede la riduzione del numero dei criteri di sostenibilità: da 43 a 40.

Ricordiamo che, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della Lr n. 13/2008, la certificazione della sostenibilità degli edifici ha carattere obbligatorio per gli interventi con finanziamento pubblico superiore al 50% e, negli altri casi, ha carattere volontario e ricomprende la certificazione energetica obbligatoria di cui al Dlgs 192/2005.

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