SEN, ecco gli esiti della consultazione pubblica
Il ministro dell’Ambiente e quello dello Sviluppo, in audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive di Camera e Senato, hanno presentato gli esiti della consultazione pubblica sulla nuova Strategia energetica nazionale.
Durante l'audizione parlamentare sono stati presentati i dati definitivi relativi alla consultazione. Sono 251 i soggetti che hanno partecipato, producendo un totale di 805 commenti che si sono concentrati soprattutto su 4 delle tante tematiche disponibili: rinnovabili, efficienza, sicurezza e mercati energetici.
I commenti più numerosi hanno riguardato la richiesta di scenari energetici al 2050, anziché limitati al 2030 come nella SEN; un orizzonte temporale, quindi, coerente con la roadmap europea al 2050 di progressiva decarbonizzazione.
I contributi relativi alle fonti rinnovabili sono stati molto differenziati, a seconda della tipologia di soggetti partecipanti. Secondo le associazioni ambientaliste, lo scenario delineato dalla SEN per le rinnovabili al 2030 dovrebbe essere più ambizioso, prevedendo un 55% di FER elettriche e un 30% di FER sul totale dei consumi. Maggiore prudenza e un'attenta valutazione costi-benefici, invece, viene richiesta dalle associazioni di categoria e delle imprese. Ci sono inoltre le associazioni a tutela del paesaggio, che per limitare il consumo di suolo chiedono un ridimensionamento delle FER elettriche, a favore di efficienza energetica e FER termiche.
Per quanto riguarda gli incentivi alle FER elettriche, quasi tutti i soggetti hanno condiviso la necessità di passare, dal 2021, dal sistema delle aste al ribasso a nuove forme contrattuali a lungo termine, mantenendo tariffe settoriali per gli impianti di piccola taglia.
Sul fronte dell'efficienza energetica, i commenti più numerosi hanno riguardato la necessità che questo tema sia messo al primo posto tra le priorità della SEN, con obiettivi più ambiziosi di quelli proposti e proiettati al 2050 anziché al solo 2030.
E' emersa la necessità di avere una strategia per la riqualificazione energetica degli edifici, con obiettivi intermedi e finali (anche obbligatori); si propone inoltre l'estensione alle PA locali dell’obbligo del 3% annuo di riqualificazione immobiliare, oggi vigente solo per la PA centrale. Unanime l'accordo sulla necessità di stabilizzare l'ecobonus del 65%, con possibile graduazione della detrazione in base al risparmio ottenibile, e di promuovere i contratti di rendimento energetico (modello EPC). Riguardo allo strumento dei Certificati Bianchi, si richiede un quadro regolatorio stabile e ben delineato e l'opportunità di ampliare la platea dei soggetti obbligati, includendo anche i distributori di carburanti.
Pagine correlate
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Stato d'avanzamento della SEN 2017 (pdf)
sul sito del MiSE
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Schede riassuntive della consultazione (pdf)
sul sito del MiSE