Sentenza Tar su graduatorie idro: GSE ricorre a Consiglio di Stato
Il Gestore dei servizi energetici rende noto di aver impugnato dinnanzi al Consiglio di Stato, in data 19 ottobre 2017, la sentenza n. 8997/2017 del Tar del Lazio al fine di ottenerne la riforma e/o l'annullamento.
Ricordiamo che con la succitata sentenza il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso di Assoidroelettrica, portando così all'annullamento di:
• l'articolo 4, comma 3, lettera f, del Dm 23 giugno 2016, che consente l'accesso diretto all’incentivo per gli impianti a fonti rinnovabili "realizzati con procedure ad evidenza pubblica da amministrazioni pubbliche, anche tra loro associate, ivi inclusi i consorzi di bonifica, aventi potenza fino al doppio del livello massimo indicato alle lettere da a) a c)", cioè le soglie massime indicate per gli impianti realizzati da privati;
• il combinato disposto fra gli articoli 4, commi 1 e 2, 5 e 12, comma 3, sempre del Dm 23 giugno 2016, nella parte in cui viene esclusa ogni incentivazione per gli impianti idroelettrici con potenza nominale al di sopra dei 5 MW;
• le "Procedure applicative" pubblicate dal GSE il 15 luglio 2016 e la Graduatoria degli Impianti iscritti nel Registro IDRO_RG2016 e risultati in posizione utile, pubblicata il 25 novembre 2016.
In ottemperanza di tale sentenza, il GSE – in via cautelativa e in attesa della definizione del giudizio di appello – "ha sospeso il riconoscimento degli incentivi del Dm 23 giugno 2016 agli impianti ammessi in posizione utile nella Graduatoria del Registro IDRO_RG2016 e agli impianti di Pubbliche Amministrazioni, ammessi agli incentivi mediante accesso diretto ai sensi dell'art. 4, comma 3, lett. f), dello stesso Decreto".
Il GSE ha dunque provveduto a comunicare, ai soggetti responsabili degli impianti interessati e già ammessi agli incentivi, “il venir meno del titolo per il riconoscimento degli stessi". Il Gestore, tuttavia, in un comunicato pubblicato lo scorso 27 ottobre precisa che:
• per gli impianti in precedenza beneficiari della Tariffa onnicomprensiva, "continuerà a essere riconosciuta la componente energia con riferimento all’energia prodotta e immessa in rete, che sarà remunerata al prezzo zonale orario di riferimento, con le medesime modalità di pubblicazione dei benestare e di emissione delle rispettive fatture da parte dei Soggetti titolati". Per quanto riguarda invece la componente incentivante della Tariffa, già riconosciuta a partire dalla data di entrata in esercizio commerciale dell'impianto, il GSE procederà al recupero integrale delle somme erogate nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza;
• in attesa della definizione del giudizio di appello, è già stata comunicata la sospensione del procedimento ai Soggetti le cui istanze risultavano in fase di istruttoria. In ogni caso "per tali impianti è possibile presentare richiesta di sottoscrizione della convenzione per il Ritiro Dedicato dell’energia";
• "per gli impianti risultati in posizione utile nella graduatoria del Registro IDRO_RG2016 e per quelli realizzati con procedure a evidenza pubblica da Amministrazioni pubbliche, di potenza superiore a 250 kW e inferiore o uguale a 500 kW, è comunque possibile presentare una comunicazione di entrata in esercizio, a mezzo PEC all'indirizzo ferelettriche@pec.gse.it, la cui valutazione resterà sospesa fino alla conclusione dell'iter giudiziario sopra richiamato".
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