Certificati Bianchi, titoli sufficienti per obbligo minimo 2017
Secondo il rapporto annuale pubblicato dal GSE "l’ammontare dei TEE disponibili risulta in grado di garantire l’adempimento dell’obbligo minimo per il 2017". Presenti anche dati significativi su numero di progetti presentati e titoli rilasciati.
Il Rapporto annuale Certificati Bianchi 2017, illustra i principali risultati e i trend più significativi ottenuti dal meccanismo nel 2017 e una stima sui titoli generabili per l'anno d'obbligo 2017. Vediamoli nel dettaglio.
Incremento dei Titoli
Il numero dei TEE riconosciuti nel 2017 registra un incremento pari a circa il 5,3% rispetto all'anno precedente con circa 5,8 milioni di TEE riconosciuti nel 2017, mentre nel 2016 ne sono stati riconosciuti circa 5,5 milioni.
Il GSE precisa, però, che "in termini di volume di TEE generabili sulla base del numero e della tipologia delle PPPM approvate annualmente, i dati del 2017 registrano un incremento di circa il 43% rispetto al 2016. Dall'analisi dei dati, infatti, al volume crescente di titoli annuali riconosciuti nell’ultimo biennio, pari a 5 milioni di TEE nel 2015, di 5,5 milioni di TEE nel 2016 e di 5,8 milioni di TEE nel 2017, va aggiunto il volume potenziale dei titoli che verranno riconosciuti nei prossimi anni grazie alle PPPM approvate. In particolare, sulla base dei TEE richiesti con le PPPM approvate nel 2017 il potenziale di TEE generabili annualmente è pari a circa 1,1 milioni di TEE".

Progetti in calo
Nel corso dell'anno 2017 sono state presentate complessivamente 5.695 richieste, con un decremento pari a circa il 54% rispetto all'anno precedente in cui le richieste presentate erano state circa 12.524. Il GSE evidenzia come l'andamento del numero di richieste presentate è iniziato a decrescere a partire dalla pubblicazione delle nuove Linee guida (Dm 11 gennaio 2017).
Il maggior numero delle richieste presentate nel 2017 si riferisce al settore industriale e anche la distribuzione dei titoli riconosciuti evidenzia questa tendenza: il 62% dei TEE riconosciuti dal GSE per l'anno 2017 si riferisce a progetti di efficienza energetica realizzati nel comparto industriale (pari a oltre 3,6 milioni di titoli), mentre la quota restante è rispettivamente rappresentata dal 31% del settore civile (circa 1,7 milioni di titoli), dal 4% dagli interventi relativi all’illuminazione (circa 218.000 TEE) e il 3% dagli interventi relativi al settore reti e trasporti (circa 184.000 TEE).
Da evidenziare anche il sensibile calo dei nuovi progetti presentati annualmente dagli operatori rispetto al picco del 2013 in cui era stato raggiunto l'85% di nuovi progetti. Nel 2017, sul totale dei progetti presentati, il 57% sono stati nuovi progetti, contro il 68% del 2016.
Titoli sufficienti a garantire l'adempimento dell'obbligo 2017
È noto come le sessioni di mercato dei TEE svolte tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 abbiano fatto registrare prezzi record: l'ultima sessione del 13 febbraio ha registrato un prezzo massimo di 489,90 euro/TEE, contro i 100 circa di inizio 2016.
Molte sono state le ipotesi sulle ragioni legate a questa impennata di prezzi, non ultima la mancanza di titoli sul mercato. Ma la stima contenuta nel Rapporto, smentisce questa ipotesi.
Il Gestore ha stimato, infatti, che, sulla base dei titoli riconosciuti nell'anno d'obbligo 2017 e dei titoli sui conti proprietà all’inizio dell’anno d'obbligo 2017, "risulta un ammontare complessivo di titoli disponibili pari a circa 6,62 Mln. Pertanto, l'ammontare dei TEE disponibili risulta in grado di garantire l'adempimento dell’obbligo minimo per il 2017, anche alla luce degli esiti della sessione di novembre con la quale sono stati annullati circa 0,4 Mln di TEE relativi all'anno d’obbligo 2016 e che non concorrono alla determinazione dell'obbligo minimo per il 2017".
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