Milano, 22 marzo 2018 - 00:00

Rapporto GSE: incentivi alle rinnovabili in calo nella bolletta

Il 2017 ha visto un calo di quasi due miliardi della spesa sostenuta dal GSE per l'incentivazione delle fonti rinnovabili elettriche: 12,5 miliardi di euro rispetto ai 14,4 miliardi del 2016.

Questo è uno dei dati più interessanti contenuti nel Rapporto delle Attività 2017 del GSE, presentato ieri a Roma alla presenza del Ministro dello Sviluppo Carlo Calenda.

Anche nel 2017, per il quarto anno consecutivo, l'Italia ha superato la soglia del 17% dei consumi soddisfatti mediante le energie rinnovabili, obiettivo assegnato al nostro Paese per l'anno 2020. Le stime preliminari sul 2017 indicano un dato intorno al 17,6%, leggermente superiore al 17,4% del 2016. In altre parole, quasi un quinto (22 Mtep) di tutti i consumi energetici è soddisfatto mediante le fonti rinnovabili; un numero che corrisponde ai consumi energetici complessivi della Svizzera.

Nel Rapporto vengono presentati i risultati ottenuti lo scorso anno dalle rinnovabili elettriche. Grazie al Dm 23 giugno 2016, 2.990 impianti (di cui 2.400 di piccole dimensioni) sono entrati in esercizio nel 2017, per complessivi 265 MW: per la maggior parte si tratta di impianti eolici (79%), seguiti da idroelettrici (11%) e impianti a bioenergie (9%). L'energia incentivata nel 2017 è risultata pari a 252 GWh, per un costo di 48 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'efficienza energetica, nel 2017 il GSE, a fronte di 5.695 richieste, ha riconosciuto 5,8 milioni di Certificati Bianchi (62% in ambito industriale e 31% in ambito civile) consentendo così un risparmio di quasi 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Buoni risultati per il Conto termico: lo scorso anno il GSE ha ricevuto 43.227 richieste, che corrispondono a circa 180 milioni di euro di incentivi, dei quali 62 milioni di euro relativi a interventi di efficienza energetica della Pubblica Amministrazione.

Interessanti, infine, i dati relativi alle ricadute occupazionali: gli occupati permanenti nella fase di esercizio e manutenzione degli impianti sono circa 38.000 nel settore delle rinnovabili elettriche e circa 34.000 in quello delle rinnovabili termiche. La stima sui lavoratori temporanei impiegati nel corso del 2017 per l’installazione di nuovi impianti è di circa 16.000 per il settore elettrico e 31.000 per il settore termico.