Efficienza energetica edifici, via libera Parlamento Ue alla nuova direttiva
Nuove regole per edifici più efficienti con l'obiettivo di ottenere un parco immobiliare europeo a emissioni quasi zero entro il 2050, risparmiando denaro e creando posti di lavoro nel settore delle ristrutturazioni e dell'edilizia.
Nella seduta del 17 aprile 2018, il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla proposta di modifica della direttiva sull'efficienza energetica degli edifici (direttiva 2010/31/Ue). Il voto di ieri segna la chiusura della prima delle 8 proposte legislative del pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei", presentato dalla Commissione europea il 30 novembre 2016.
La revisione della direttiva stabilisce un "chiaro percorso per ottenere un parco immobiliare europeo con edifici a basse emissioni o a emissioni quasi zero entro il 2050; un percorso sostenuto da tabelle di marcia nazionali per la decarbonizzazione degli edifici".
Tra le novità previste:
• l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communications Technology — ICT) e delle tecnologie smart per garantire che gli edifici funzionino in modo efficiente, ad esempio introducendo sistemi di automazione e controllo;
• la realizzazione di infrastrutture per la mobilità elettrica in tutti gli edifici (anche se in misura minore rispetto alla proposta della Commissione);
• l'introduzione di un "indicatore di intelligenza", un nuovo strumento che misurerà la capacità degli edifici di utilizzare nuove tecnologie e sistemi elettronici per adattarsi alle esigenze del consumatore, ottimizzare il suo funzionamento e interagire con la rete;
• il rafforzamento delle strategie di ristrutturazione degli edifici a lungo termine;
• la mobilitazione di finanziamenti e investimenti pubblici e privati.
Dopo l'approvazione del Parlamento europeo, l'ultimo step sarà il via libera del Consiglio dei Ministri europeo che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Dopodichè, la nuova direttiva potrà essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione; entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione e gli Stati membri dovranno recepirla entro 20 mesi.
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