Milano, 4 maggio 2018 - 00:00

Decreto FER elettriche, le osservazioni di ITALIA SOLARE

Nello schema di decreto relativo all'incentivazione delle rinnovabili elettriche per il triennio 2018-2020 mancano provvedimenti strutturali per lo sviluppo del fotovoltaico.

L'associazione ITALIA SOLARE, in una lettera indirizzata ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo e ai presidenti di ARERA, e GSE ritiene che il decreto in esame "non può essere considerato l'elemento cardine per lo sviluppo del fotovoltaico in Italia, ma un provvedimento complementare a una serie di diverse misure necessarie da attuare".

In particolare – secondo l'associazione — il decreto risulta carente in tema di autoconsumo e mobilità elettrica, non avendo previsto per questi due aspetti dei premi specifici. Allo stesso modo mancano strumenti incentivanti per la rimozione e la bonifica dell'amianto che contemplino almeno vantaggi analoghi a quelli previsti per l'installazione di impianti fotovoltaici in cave, discariche e aree da bonificare. A tale proposito l'associazione propone di incentivare, anche parzialmente, l'energia auto-consumata nel caso in cui l'amianto venga rimosso e correttamente smaltito.

ITALIA SOLARE inoltre pone l'accento sulla questione dell'utilizzo delle aree agricole per l'installazione di impianti fotovoltaici, che dovrebbe prevedere anche il coinvolgimento delle Regioni tramite un provvedimento separato dedicato alla pianificazione energetico/ambientale. L'associazione inoltre ritiene opportuno che i capannoni agricoli debbano essere inseriti nella lista dei "siti" dove poter installare impianti fotovoltaici che beneficiano degli incentivi previsti dal decreto.

Oltre alle specifiche osservazioni sul testo del provvedimento, ITALIA SOLARE indica quelli che dovrebbero essere i veri driver dello sviluppo del fotovoltaico e della generazione distribuita: l'allargamento delle configurazioni multiutenza per le utenze alimentate da fonti rinnovabili in sito, l'abilitazione degli aggregatori e tariffe di rete cost-reflective per lo sviluppo dei modelli di autoconsumo.

Altra condizione necessaria per una maggiore diffusione degli impianti fotovoltaici è rappresentata dall'apertura alle rinnovabili del mercato dei servizi di rete e di dispacciamento. Infine, il quadro normativo dovrebbe prevedere anche meccanismi di supporto al fotovoltaico come strumento di efficienza energetica (Certificati bianchi), la facilitazione dei processi autorizzativi per gli impianti fotovoltaici non incentivati, che includa anche un sistema di valutazione preordinato per la VIA in grado di velocizzare i tempi.