Milano, 5 giugno 2018 - 00:00

Direttiva ecodesign, uno strumento efficace che va potenziato

Il Parlamento europeo riconosce l'efficacia della direttiva 2009/125/Ue sulla progettazione ecocompatibile, ma sottolinea la necessità di un suo rafforzamento tramite l'adozione di specifiche iniziative.

Tali iniziative sono elencate nella Risoluzione approvata dal Parlamento il 31 maggio 2018, raccolte sotto forma di raccomandazioni rivolte alla Commissione Ue sull'attuazione della direttiva 2009/125/Ue.

Il documento riconosce che la direttiva sulla progettazione ecocompatibile sia uno strumento efficace, in specie se considerata in relazione alla direttiva sull'efficienza energetica 2010/30/Ue (come modificata dal Regolamento 2017/1369/Ue).

Tuttavia, qualcosa in più si può fare. A tale scopo, il Parlamento raccomanda alla Commissione "di continuare ad includere un maggior numero di gruppi di prodotti selezionati in base al loro potenziale di progettazione ecocompatibile, compreso il loro potenziale di efficienza sia energetica che dei materiali, nonché altri aspetti ambientali".

Non bisogna, inoltre, dimenticare il coordinamento con le iniziative connesse all'economia circolare: occorre, perciò, "un ambizioso piano d'azione in materia di progettazione ecocompatibile e di economia circolare, che fornisca vantaggi per l'ambiente e opportunità di crescita sostenibile e posti di lavoro, anche nel settore delle PMI, nonché vantaggi per i consumatori".

Il documento sottolinea anche la necessità di rafforzare il processo decisionale e di andare oltre l'efficienza energetica, affrontando l'intero ciclo di vita dei prodotti, attraverso "la definizione di criteri minimi di efficienza per le risorse per quanto riguarda, tra l'altro, la durabilità, la robustezza, la riparabilità e la possibilità di aggiornamento, ma anche il potenziale di condivisione, il riutilizzo, la scalabilità, la riciclabilità, la possibilità di rigenerazione, il contenuto di materiale riciclato o di materie prime secondarie, nonché l'uso di materie prime essenziali".

Il Parlamento, infine, invita la Commissione a considerare di applicare i requisiti dell'ecodesign anche alla telefonia mobile e agli smartphone: "tali prodotti, che sono venduti in grandi quantità e sono sostituiti spesso, offrano un chiaro potenziale di miglioramento, soprattutto in termini di efficienza delle risorse".