In vigore modifiche a direttiva efficienza energetica edifici
Dopo il via libera definitivo del Consiglio Ue del maggio scorso, è stata pubblicata nella Gazzetta ufficale europea una nuova direttiva che modifica la direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica degli edifici, nota anche come EPBD.
L'Unione dell'energia e il quadro politico per l'energia e il clima per il 2030 fissano ambiziosi impegni dell'Unione per ridurre ulteriormente le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 1990, per aumentare la quota di consumo di energia da fonti rinnovabili, incrementare il risparmio energetico e per migliorare la sicurezza energetica, la competitività e la sostenibilità dell'Europa.
Per raggiungere questi obiettivi, una tra le misure messe in campo dall'Unione europea è il ridisegno della direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica degli edifici.
Tale ridisegno è stato effettuato con la direttiva 30 maggio 2018, n. 2018/844/Ue pubblicata oggi 19 giugno 2018 nella Gazzetta Ufficiale europea.
Tra le novità previste:
• il rafforzamento della strategia a lungo termine per sostenere la ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati, al fine di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando una trasformazione efficace in termini di costi degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero;
• l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communications Technology — ICT) e delle tecnologie smart per garantire che gli edifici funzionino in modo efficiente, ad esempio introducendo sistemi di automazione e controllo;
• la realizzazione di infrastrutture per la mobilità elettrica in tutti gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti, con requisiti per l'installazione di un numero minimo di punti di ricarica per tutti gli edifici non residenziali con più di venti posti auto entro il 1° gennaio 2025 e con obblighi anche per gli edifici residenziali con più di dieci posti auto;
• l'introduzione di un "indicatore di intelligenza", un nuovo strumento che misurerà la capacità degli edifici di utilizzare nuove tecnologie e sistemi elettronici per adattarsi alle esigenze del consumatore, ottimizzare il suo funzionamento e interagire con la rete;
• la mobilitazione di finanziamenti e investimenti pubblici e privati.
La nuova direttiva apporta anche delle modifiche alla direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica in merito alle strategie per mobilitare investimenti a favore della ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e commerciali.
Gli Stati membri dovranno prevedere le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla nuova direttiva entro il 10 marzo 2020.
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