Energia mareomotrice, nuovo record registrato in Scozia

Installato al largo delle isole Orcadi nell'agosto del 2017, l'impianto Scotrenewables SR2000, con una potenza complessiva da 2 MW, in un anno di funzionamento quasi continuo ha generato circa 3 gigawattora di energia elettrica. Per fare un confronto, basti pensare che a partire dal 2003 il Centro europeo per l'energia marina (Emec), che ha sede proprio nelle Orcadi, ha testato 30 dispositivi diversi; questi hanno complessivamente prodotto 2,8 gigawattora di energia elettrica. L'ultimo prototipo, la Scotrenewables SR2000, sembrerebbe dunque rappresentare un punto di svolta epocale per il settore dell'energia mareomotrice.

La chiave di questo successo sta nella modalità di progettazione e realizzazione del generatore, significativamente diverse dai precedenti sistemi. Mentre i vecchi prototipi erano simili a turbine eoliche fissate sul fondo del mare, l'SR2000 ricorda più da vicino una barca con i rotori appesi a un dispositivo che galleggia sulla superficie. Questo rende anche più semplice ed economico effettuare la manutenzione, dal momento che le parti mobili sono accessibili con più facilità.

Dal punto di vista tecnologico, l'SR2000 è un'unità mobile pesante circa 600 tonnellate e lunga 64 metri, che ospita due turbine da 1 MW ciascuna collegate a un rotore di 16 m di diametro. Progettata per durare almeno 20 anni, può essere adattata alla maggior parte dei fondali grazie ad una vasta gamma di sistemi di ancoraggio.

Essendo ancora in uno stadio iniziale, questa tecnologia risulta naturalmente ancora non competitiva con altre fonti, tra tutte l’eolico. A questo proposito il direttore di Emec, Jonathan Lindsay, ha dichiarato: "Il settore eolico ha alle spalle circa 50 anni dal suo avvio, mentre quello dell'energia da moto ondoso e maree ha poco più di 10 anni, nel corso dei quali peraltro sono stati fatti molti progressi. Man mano che andremo avanti, vedremo arrivare macchine di taglia sempre più grande".