Australia, il primo impianto fv con celle organiche stampate
Con 200 metri quadrati di superficie, l’impianto pilota di Canberra rappresenta la prima applicazione commerciale di questa rivoluzionaria tipologia di sistema fotovoltaico.
Dopo oltre un decennio di ricerche, il team guidato dal professor Paul Dastoor dell'Università di Newscastle (Galles del Sud) sta riuscendo a concretizzare il sogno di un'energia fotovoltaica a basso costo, oltre che di semplice realizzazione e installazione.
Con uno spessore inferiore al millimetro, questi particolari pannelli hanno consistenza e flessibilità simili a quelle di un pacchetto di patatine fritte e aderiscono alle superfici semplicemente tramite del nastro biadesivo. Il costo di produzione è bassissimo, pari a meno di 10 dollari per metro quadrato; la stampante da laboratorio dell'Università può stamparne centinaia di metri quadrati in un solo giorno. Anche la posa dei pannelli è poco onerosa: l'installazione dell’impianto da 200 m2 di Canberra è stata completata in un solo giorno col lavoro di 5 tecnici.

Naturalmente, questa tecnologia solare – essendo basata su celle organiche — non è efficiente come quella al silicio (anche se in soli 12 mesi di ricerca l'efficienza dei pannelli è stata raddoppiata) e inoltre si degrada con molta più rapidità. Paul Dastoor, però, ritiene che non siano questi gli unici dati ai quali guardare, per valutarne la competitività. "La domanda giusta – sostiene il prof. Dastoor – è: quanto costa l'energia elettrica prodotta? Questi nuovi pannelli sono così economici da realizzare e installare che, ipotizzando una loro produzione su grande scala e tenendo conto del costo complessivo dell'energia producibile, si otterrà senza dubbio un prodotto competitivo."
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l'articolo su theguardian.com