Il Milleproroge è legge, le novità in materia di energia
Posticipato di un anno lo stop al mercato tutelato di energia elettrica e gas, e proroga di due anni per l'entrata in esercizio degli impianti geotermoelettrici e solari termodinamici ai fini dell'accesso agli incentivi previsti dal Dm 23 luglio 2016.
È stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale di sabato la legge 21 settembre 2018, n. 108 di conversione del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91 (cosiddetto "Milleproroghe"). Due le novità in materia di energia.
La prima riguarda il posticipo dello stop alla maggior tutela nei mercati dell'energia elettrica e del gas. Inizialmente, secondo quanto disposto dalla legge 4 agosto 2017, n. 124, la maggior tutela avrebbe dovuto concludersi il 1° di luglio del 2019.
In fase di conversione in legge del Dl Milleproroghe, è stato aggiunto il comma 1-bis all'articolo 3 che prevede di posticipare la fine della maggior tutela al 1° luglio 2020.
A partire da questa data, le famiglie e le piccole imprese (quelle connesse in bassa tensione con meno di cinquanta dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro) che usufruiscono ancora del regime di maggior tutela, dovranno obbligatoriamente scegliere un fonitore del mercato libero dell'elettricità e del gas. A chi non sceglie, verrà assicurato il servizio di salvaguardia.
La seconda novità riguarda l'entrata in esercizio degli impianti geotermoelettrici e solari termodinamici. Il comma 1-ter dell'articolo 3 ha, infatti, previsto di prorogare di 24 mesi il termine per l'entrata in esercizio di:
• impianti geotermoelettrici pilota a ridotto impatto ambientale, compresi quelli autorizzati dalle Regioni o Provincie delegate. Si tratta, in specifico, degli impianti che devono rispettare i requisiti indicati dall'articolo 1, comma 3-bis, del Dlgs 11 febbraio 2010, n. 22 ("impianti pilota con reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di provenienza, e comunque con emissioni di processo nulle, con potenza nominale installata non superiore a 5 MW per ciascuna centrale, per un impegno complessivo autorizzabile non superiore ai 50 MW").
Ricordiamo che l'entrata in esercizio è la condizione per accedere agli incentivi per la produzione di energia previsti dal decreto che incentiva le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (Dm 23 giugno 2016).
• impianti solari termodinamici inseriti in posizione utile nelle graduatorie pubblicate dal Gestore dei servizi energetici, a seguito delle procedure di registro di cui al Dm 23 giugno 2016.
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