Milano, 3 ottobre 2018 - 00:00

Europa, elettrificare i consumi per ridurre del 90% le emissioni di CO2

Attraverso un programma di massiccia elettrificazione dei consumi energetici, l’Europa al 2050 potrebbe arrivare a ridurre del 90% le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Il rapporto "Breaking new ground. Wind Energy and the Electrification of Europe's Energy System", realizzato dall'associazione WindEurope, mette a confronto i possibili risultati – in termini di elettrificazione dei consumi – di uno sviluppo conforme ai recenti obiettivi Ue al 2030 con quelli che potrebbero derivare da politiche energetiche ancora più ambiziose, proiettate al 2050.

Per tagliare del 90% le emissioni di CO2, l’elettrificazione dei consumi energetici finali dovrebbe passare dall'attuale 24% al 62% entro il 2050. Contestualmente, si dovrebbe più che raddoppiare la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, arrivando al 78% (oggi la percentuale è pari a circa il 30%). In questo scenario, WindEurope prevede una possibile copertura del 36% della produzione elettrica da parte dell'eolico entro il 2050, corrispondente a un tasso di realizzazione di 20 gigawatt eolici l'anno per 20 anni, a partire dal 2030.

Questo gigantesco programma di elettrificazione, che prevede naturalmente interventi anche sul fronte dei trasporti, degli edifici e dei processi industriali, porterebbe la spesa energetica a pesare fino al 2,7% del PIL europeo; soltanto mezzo punto percentuale in più rispetto alla spesa prevista in prospettiva con l'attuazione delle attuali politiche energetiche della Ue. Politiche che, anche ipotizzandone una "implementazione impeccabile", porterebbero ad quota di elettrificazione dei consumi energetici  non superiore al 51%, corrispondente a una riduzione delle emissioni del 74%. Cifre già assai ambiziose, ma probabilmente non sufficienti a mettere al riparo il vecchio continente dalle imprevedibili conseguenze dei cambiamenti climatici.