Mini-idroelettrico, settore a rischio col nuovo Dm FER
Il comparto idroelettrico è fortemente preoccupato per il contenuto della bozza di decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili elettriche, che preclude l’accesso alle tariffe incentivanti ai piccoli impianti su acqua fluente.
L'allarme è stato lanciato oggi in un comunicato congiunto di Assimpidro, Elettricità Futura, Federidroelettrica e Utilitalia. Secondo le associazioni, "il nuovo decreto, se approvato, escluderebbe un’ampia platea, circa il 90%, di impianti idroelettrici prontamente cantierabili, già in possesso di concessione e autorizzazione, che hanno di fatto superato tutte le valutazioni di carattere ambientale previste dalla normativa nazionale e che stanno peraltro già pagando i canoni di concessione richiesti a partire dalla data di assegnazione".
L'esclusione dagli incentivi, riguardante i piccoli impianti ad acqua fluente, secondo quanto dichiarato dal Ministero dell'Ambiente sarebbe conseguenza del pre-contenzioso comunitario (Pilot 6011/2014/ENVI) sulla qualità dei corpi idrici, che ha lo scopo di verificare se la disciplina italiana relativa agli impianti per la produzione di energia idroelettrica sia adeguata per il raggiungimento del buono stato del corpo idrico.
Le associazioni del mondo idroelettrico, però, "ritengono che il Ministero dell’Ambiente abbia già soddisfatto le richieste del Pilot europeo tramite l’emanazione, nel febbraio 2017, delle Linee Guida nazionali sui deflussi ecologici e sulla valutazione ambientale ex ante delle derivazioni, che rendono omogenee su tutto il territorio nazionale le modalità di valutazione dell’impatto delle derivazioni sui corpi idrici".
Nel comunicato delle associazioni, infine, si sottolinea "come il contingente riservato agli ammodernamenti degli impianti idroelettrici sia assolutamente insufficiente per sostenere gli investimenti necessari per mantenere efficiente, funzionale e sicuro nel tempo il parco idroelettrico nazionale".
Assimpidro, Elettricità Futura, Federidroelettrica e Utilitalia auspicano quindi che il Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo possano rivedere la propria posizione, "prima di mettere in ginocchio una filiera che costituisce un modello di imprenditorialità diffusa e in armonia con il territorio cui gli impianti idroelettrici assicurano un efficace e diffuso presidio".
Pagine correlate
-
COMUNICATO CONGIUNTO: Il nuovo DM FER bloccherà lo sviluppo del mini-idroelettrico
sul sito di Elettricità Futura