Sbilanciamenti, oneri eccessivi per le rinnovabili
Anev e Italia Solare si rivolgono ad Arera, chiedendo modifiche urgenti al quadro regolatorio per consentire una partecipazionea attiva delle fonti rinnovabili non programmabili al Mercato dei servizi di dispacciamento (MSD).
Secondo le due associazioni, le attuali misure che regolano gli sbilanciamenti sono particolarmente penalizzanti per le fonti rinnovabili non programmabili (FERNP), che vedono applicati ai propri sbilanciamenti oneri che oscillano tra 0,5 e 7€/MWh.
Ricordiamo che, dopo l'introduzione delle bande differenziate per fonte avvenuta con la delibera 522/2014/R/eel, Arera nel 2017 introduce il corrispettivo di non arbitraggio macrozonale e modifica le modalità di calcolo dello sbilanciamento aggregato zonale, ripristinando il meccanismo "single pricing" (sistema di prezzi unici di sbilanciamento), per la valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi di tutte le unità non abilitate a partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento (delibera 419/2017/R/eel).
Queste ultime misure hanno fatto sì che i costi sostenuti dagli operatori di impianti a fonti rinnovabili non programmabili (FRNP), risultassero più elevati e poco correlati con le capacità previsionali dell’operatore. Essi sono, infatti, più legati a fattori casuali dovuti alla localizzazione degli impianti ed alla correlazione tra gli impianti di una stessa area con il segno di sbilanciamento zonale.
Per minimizzare i costi e valorizzare il contributo che le FRNP possono fornire al bilanciamento del sistema elettrico, Anev e Italia Solare chiedono un aggiornamento del quadro regolatorio, tenendo conto del nuovo scenario tecnologico e del cambio del mix di produzione sempre più orientato verso le fonti rinnovabili.
"Un tempestivo adeguamento del quadro normativo/regolatorio — ha affermato il Presidente dell’Anev Simone Togni — deve intervenire consentendo agli operatori di ridurre il costo per il sistema e di penalizzare gli operatori solo per gli sbilanciamenti generati evitabili. Non possono essere chiamati infatti a pagare dei costi gli impianti eolici per prestazioni o servizi che quella tecnologia non può tecnicamente svolgere".
Le fonti rinnovabili non programmabili possono dare un grande contributo al mercato del dispacciamento, "ma perché ciò avvenga — precisa Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare — devono essere messe in condizioni di competere in modo equo con le altre fonti ... Come Associazione più volte abbiamo sottolineato, ad esempio, l’importanza della fattiva partecipazione del fotovoltaico e delle altre rinnovabili non programmabili al mercato dei servizi di dispacciamento, nel rispetto delle peculiari caratteristiche di queste tecnologie e secondo criteri di mercato. Solo così si potrà avere la piena integrazione delle FERNP nel sistema elettrico".
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in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
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il comunicato stampa di Anev e Italia Solare