Le rinnovabili italiane crescono troppo lentamente
Milano, 15 maggio 2019 - 00:00

Le rinnovabili italiane crescono troppo lentamente

Il rapporto "Comuni Rinnovabili 2019" di Legambiente fotografa una situazione di sostanziale stallo delle installazioni di impianti FER, che potrebbe mettere a serio rischio il raggiungimento degli obiettivi al 2030.

In Italia sono oltre un milione, tra termici ed elettrici, gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e possiamo trovarne almeno uno in ciascuno dei 7.914 Comuni italiani. Dieci anni fa, i Comuni che possedevano almeno un impianto "verde" erano soltanto 356; oggi, grazie alle rinnovabili, oltre 3mila Comuni italiani risultano già autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 58 lo sono per quelli termici.

Oltre 822mila impianti fotovoltaici, 3.430 idroelettrici, 4.618 eolici, 2.753 da biogas e biomasse, 7.164 geotermici ad alta e bassa entalpia, a cui vanno aggiunti 4,36 milioni di metri quadri di impianti solari termici e oltre 66mila impianti a bioenergie termici. Questi i numeri — aggiornati a fine 2018 — dell'enorme patrimonio impiantistico che il nostro paese è riuscito a realizzare negli ultimi 10 anni, facendo aumentare dal 15 al 35,1% il contributo delle rinnovabili rispetto ai consumi elettrici e dal 7 al 18% il contributo sui consumi complessivi (elettrico, termico, trasporti).

Si tratta di un risultato straordinario, che nel recente passato ha reso l'Italia uno dei mercati nazionali più interessanti e vivaci in termini di nuove installazioni; però il rallentamento degli ultimi anni la porta fuori dal gruppo dei paesi più virtuosi. Anche il 2018, infatti, è stato per le rinnovabili un anno di crescita lenta, con soli 478 MW di fotovoltaico e 562 MW di eolico installati. Per fare un confronto: negli ultimi tre anni il fotovoltaico ha visto 1,2 GW installati, a fronte dei 14 GW installati nel triennio 2011-2013.

Secondo Legambiente, "in assenza di un vero cambio nelle politiche appare del tutto irraggiungibile" l'obiettivo di arrivare a un contributo del 50% delle fonti rinnovabili elettriche al 2030, così come fissato nella SEN, coerentemente con le direttive europee. Legambiente, quindi, sollecita con urgenza Governo e Parlamento affinchè prendano l’impegno di recepire gli articoli 21 e 22 della nuova direttiva rinnovabili (2018/2001) relativi ai principi e alle regole per gli autoconsumatori e le comunità energetiche di energia da fonti rinnovabili. Si tratterebbe di un provvedimento nell'interesse del paese e di tutti i cittadini; anche perchè, come ben sappiamo, l'emergenza climatica non aspetta.

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