Decreto clima, alcune novità nella legge di conversione
Oltre a confermare le misure già previste dal decreto, la legge di conversione ha introdotto un tavolo permanente sull'emergenza climatica e altre novità riguardanti rimboschimento, formazione nelle scuole e investimenti in aree protette e centri urbani.
Pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge 12 dicembre 2019, n. 141, di conversione del Dl 111/2019, più noto come decreto clima.
Come vi abbiamo già raccontato con il nostro approfondimento di ottobre, molte erano le misure contenute nel decreto clima, tra cui il Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria, il fondo per il buono mobilità, misure per la promozione del trasporto scolastico sostenibile, azioni per la riforestazione, incentivi di prodotti sfusi o alla spina, ecc. (per maggiori informazioni vedi i Riferimenti in basso).
Oltre a confermare queste misure (con qualche modifica), la legge di conversione ha previsto anche alcune novità. Vediamo le più significative:
• l'istituzione, presso il Ministero dell'ambiente, di un tavolo permanente interministeriale sull'emergenza climatica;
• un fondo di 2 milioni all'anno fino al 2022 per avviare campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, sulle questioni ambientali e in particolare sugli strumenti e le azioni di contrasto, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici;
• un altro fondo da 1 milione di euro all'anno fino al 2021 per il rimboschimento e la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne;
• risorse per favorire, nelle aree protette nazionali e nei centri urbani, investimenti orientati al contrasto ai cambiamenti climatici, all'efficientamento energetico, all'economia circolare, alla protezione della biodiversità e alla coesione sociale e territoriale;
• un fondo chiamato "Programma sperimentale mangiaplastica", per finanziare progetti finalizzati all'acquisto di eco-compattatori;
• l'avvio di un programma sperimentale "Caschi verdi per l'ambiente", per realizzare iniziative di collaborazione internazionale volte alla tutela e salvaguardia ambientale:
• l'istituzione del "Premio Italia verde", per conferire annualmente il titolo di "Capitale verde d'Italia" a tre città scelte attraverso una selezione del Ministero dell'ambiente.
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