Ancora 4 anni per variare la potenza del contatore con costi agevolati
Arera ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 le tariffe agevolate per i clienti domestici che vogliono variare il livello di potenza del proprio contatore.
La proroga è stata introdotta con la delibera 27 dicembre 2019, n. 568/2019/R/eel, in particolare dal Testo integrato delle condizioni economiche per l'erogazione del servizio di connessione (TIC), allegato alla delibera stessa.
Ricordiamo che dal gennaio del 2017, i clienti domestici hanno la possibilità di modulare la potenza del contatore sia in aumento che in diminuzione, con variazioni di 0,5 kW fino a 6 kW, di 1 kW da 6 a 10 kW; tra 10 kW e 30 kW sono, invece, consentite variazioni di 5 kW.
Per agevolare i clienti domestici che vogliono aumentare la potenza del contatore — per adottare, ad esempio, apparecchiature più efficienti come le pompe di calore, le piastre a induzione ecc. — , l'Autorità ha previsto l’azzeramento del contributo in quota fissa a copertura degli oneri amministrativi dovuti al distributore per le richieste di variazione di potenza e la riduzione di circa il 20% del contributo in quota potenza, per gli aumenti fino a 6 kW.
Invece, per le riduzioni di potenza, l’unico costo applicabile è quello dovuto al venditore.
Ecco i costi applicati:
| Fino al 31 dicembre 2023 (euro/kW) | |
| Contributo fisso distributore | 0 |
| Contributo in quota potenza per ogni kW di incremento (fino a 6 kW) | 55,66 |
| Contributo in quota potenza per ogni kW di incremento (oltre i 6 kW) | 69,57 |
| Contributo in quota potenza per ogni kW in diminuzione | 0 |
| Contributo dovuto al venditore (il dato riportato si riferisce ai clienti in maggior tutela. Per i clienti del mercato libero, il costo varia a seconda del fornitore) | 25,86 |
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in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)