Il Parlamento Ue chiede un Green Deal ancora più ambizioso
Il Parlamento europeo ha dato via libera al documento della Commissione Ue "Green Deal per l'Europa", chiedendo però al contempo la definizione di obiettivi ancora più ambiziosi in materia di energia e clima.
Nella risoluzione approvata ieri, 15 gennaio, il Parlamento chiede innanzitutto di innalzare al 55% l'obiettivo dell'UE per il 2030 di riduzione — rispetto al 1990 — delle emissioni interne di gas a effetto serra ed esorta la Commissione a presentare quanto prima una proposta in tal senso, in modo da integrare successivamente tale nuovo obiettivo nella normativa europea sul clima.
E proprio in materia di clima, la risoluzione chiede una normativa ambiziosa che preveda obiettivi nazionali giuridicamente vincolanti per realizzare l'azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050. Una normativa — si legge nella risoluzione — che "rifletta le migliori conoscenze scientifiche disponibili, al fine di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, e che sia aggiornata in funzione degli sviluppi del quadro giuridico dell'Unione e del ciclo di revisione dell'accordo di Parigi".
Il Parlamento, inoltre, plaude alla proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dell'energia sulla base del principio "chi inquina paga" e insiste su una rapida abrogazione delle sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili entro il 2020 tanto a livello di Ue che di singoli Stati membri.
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