Etichettatura energetica e ecodesing, significativi ritardi e inadempienze
Milano, 22 gennaio 2020 - 00:00

Etichettatura energetica e ecodesing, significativi ritardi e inadempienze

Dura la relazione presentata dalla Corte dei Conti Ue, secondo cui significativi ritardi e inadempienze in materia di progettazione ecocompatibile e etichettatura energetica hanno generato scarsi risultati in termini di risparmio energetico.

Si tratta della relazione speciale 1/2020 con cui Corte dei Conti europea ha valutato se quanto fatto dall’Ue in materia di progettazione ecocompatibile e di etichettatura energetica abbia effettivamente contributo a conseguire gli obiettivi di efficienza energetica e di protezione ambientale prefissati dalla normativa europea.

Secondo la Corte dei Conti, se da un lato non si può negare che l'azione Ue in materia di ecodisegn ed etichettatura abbia certamente contribuito e contribuisca ancora a far rispamiare energia, dall'altro ci sono stati significativi ritardi nell'emanazione dei regolamenti per i vari prodotti.

A ciò si sono aggiunte anche le inadempienze di produttori e commercianti: "l'efficace vigilanza del mercato dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel garantire che i prodotti venduti nell’Ue soddisfino i requisiti di progettazione ecocompatibile e che i consumatori usufruiscano di etichette energetiche esatte. Spetta agli Stati membri verificare che i prodotti venduti siano conformi alla normativa. I dati disponibili mostrano, per contro, che le inadempienze da parte di produttori e dettaglianti continuano a costituire un problema importante".

La Corte chiede, perciò, alla Commissione europea di migliorare il processo di regolamentazione in modo da definire norme specifiche per prodotto con maggiore tempestività e in grado di esercitare un maggiore impatto. Chiede, inoltre, azioni per agevolare lo scambio di informazioni tra le autorità di vigilanza del mercato e per accrescere il rispetto delle norme da parte dei soggetti obbligati.