Eurostat, la quota delle rinnovabili Ue è arrivata al 18%
Milano, 23 gennaio 2020 - 00:00

Eurostat, la quota delle rinnovabili Ue è arrivata al 18%

Nel 2018, la quota di energia da fonti rinnovabili nell'Unione europea ha raggiunto il 18,0% dei consumi finali lordi di energia, in aumento rispetto al 17,5% registrato nel 2017 e più del doppio del 2004 (8,5%).

Nel 2018, la quota di energia da fonti rinnovabili nell'Unione europea ha raggiunto il 18,0% dei consumi finali lordi di energia, in aumento rispetto al 17,5% registrato nel 2017 e più del doppio del 2004 (8,5%).

Queste cifre sono state pubblicate oggi da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. L'obiettivo dell'UE — lo ricordiamo — è di arrivare a coprire, entro il 2020, il 20% dei propri consumi con le fonti rinnovabili; una quota che dovrà salire ad almeno il 32% entro il 2030.

Tra i 28 Stati membri dell'Unione, 12 hanno già raggiunto una quota pari o superiore al proprio obiettivo vincolante per il 2020: insieme all'Italia, ci sono Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Croazia, Lettonia, Lituania, Cipro, Finlandia e Svezia. Altri 4 Stati risultano molto vicini all'obiettivo (meno di un punto percentuale di distanza), 9 hanno un gap ancora recuperabile (tra l'1% e il 4% di distanza), mentre 3 Stati sono a 4 o più punti percentuali dall'obiettivo.

Nel 2018, la Svezia è risultata essere lo Stato più virtuoso, con oltre la metà (54,6%) della sua energia proveniente da fonti rinnovabili, davanti a Finlandia (41,2%), Lettonia (40,3%), Danimarca (36,1%) e Austria (33,4%). All'estremo opposto, la percentuale più bassa è stata registrata nei Paesi Bassi (7,4%), mentre il Paese più lontano dal proprio target è la Francia (16,6% rispetto ad un obiettivo del 23%).

Piuttosto buoni, infine, i numeri per l'Italia: seppur in lieve decremento rispetto al 2017, le FER italiane nel 2018 hanno segnato quota 17,8%, un dato di poco superiore all'obiettivo del 17% previsto per il nostro Paese al 2020.

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