EPBD III, ecco la bozza del decreto di recepimento
Milano, 31 gennaio 2020 - 00:00

EPBD III, ecco la bozza del decreto di recepimento

La direttiva 2018/844/Ue, su prestazione e efficienza energetica degli edifici, verrà recepita apportando delle modifiche al Dlgs 192/2005. Introdotto l'indicatore del livello di "prontezza" dell'edificio all'utilizzo delle tecnologie smart.

Come vi abbiamo anticipato ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2018/844/Ue, anche nota come EPBD III.

Nella bozza circolata in seguito all'approvazione, si legge che il recepimento della nuova direttiva avverrà inserendo delle modifiche al decreto legislativo 192/2005.

Anche se occorrerà attendere i successivi step dell'iter legislativo per avere il quadro preciso delle novità previste, possiamo anticipare l'introduzione dell'indicatore del livello di "prontezza" dell'edificio all'utilizzo delle tecnologie smart. Il nuovo indicatore, che misurerà il livello di predisposizione dell'edificio all'uso di dette tecnologie, verrà affiancato alle classe energetica dell'edificio, già presente nell'Attestato di prestazione energetica.

È previsto anche l'aggiornamento della metodologia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica degli edifici, per adeguarle alle nuove disposizioni introdotte dalla EPBD III, come ad esempio l'integrazione delle infrastrutture per la mobilità elettrica negli edifici nuovi e sottoposti a ristrutturazione, nonché le disposizioni relative agli interventi di sostituzione degli impianti tecnici negli edifici.

Altre novità di rilievo riguardano l'APE — che dovrà essere allegato ai contratti di compravendita e di locazione (tranne nei casi di locazione di singole unità immobiliari) — e i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza dei certificatori energetici.

Prevista anche la predisposizione della Strategia di ristrutturazione a lungo termine del parco nazionale di edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati, con lo scopo di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050.

Verrà, inoltre, istituito il Portale Nazionale sulla prestazione energetica degli edifici: uno strumento per favorire la conoscenza del parco immobiliare nazionale, della sua consistenza, dei suoi consumi e della sua prestazione energetica, con lo scopo di stimolare l'esecuzione di interventi di riqualificazione energetica.