Kyoto Club a Mattarella: serve un reddito di cittadinanza ambientale
Martedì scorso, in occasione dei vent’anni di attività dell'Associazione, il Consiglio Direttivo del Kyoto Club è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dopo aver espresso la propria gratitudine al Capo dello Stato per "la sua costante attenzione alle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e della giustizia climatica", la delegazione — composta dal Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini, i due Vicepresidenti Gianluigi Angelantoni e Francesco Ferrante, il Direttore esecutivo Sergio Andreis e il Coordinatore del Gruppo di lavoro sulle energie rinnovabili dell’Associazione, Mario Gamberale — ha parlato con il capo dello Stato "delle opportunità che potrebbero aprirsi con il Green Deal, le sfide 2030 e per il 2050 Carbon neutral".
Nel corso dell'udienza, particolare attenzione è stata posta sull'introduzione di una "carbon dividend tax", che potrebbe permettere all'Italia di creare un "reddito di cittadinanza climatica".
"Il Green Deal europeo — ha dichiarato Gianni Silvestrini — rappresenta una straordinaria opportunità anche per l’Italia. Bisogna però che la politica dia la giusta priorità alle risposte all’emergenza ambientale, cosa che purtroppo raramente avviene, ma che il Presidente invece non ha mancato di sottolineare in più occasioni. Andrebbe, ad esempio, valutata con attenzione la proposta di una 'carbon dividend tax', applicata con successo all’estero, che consente di ridistribuire le entrate tra tutti i cittadini in modo uguale, in modo che le fasce più deboli ne traggano un vantaggio economico. Insomma, un reddito di cittadinanza ambientale".
Una misura tutt'altro che peregrina, dal momento che forme di carbon tax sono state già adottate da circa 56 Paesi nel mondo, di cui 10 in Europa.