Cambiamenti climatici, rinviata al 2021 la COP26
L'emergenza coronavirus si abbatte anche sulla lotta ai cambiamenti climatici: rinviata al 2021 la ventiseiesima Conferenza delle Parti, che si doveva tenere a Glasgow a novembre di quest'anno.
La decisione è stata presa dal COP Bureau dell'UNFCCC (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), in accordo con il Regno Unito e l'Italia.
La COP26 era già stata programmata per il novembre di quest'anno e si doveva tenere a Glasgow, nel Regno Unito in collaborazione con l'Italia.
Visto il dilagare della diffusione a livello mondiale del virus, si è deciso per il rinvio al 2021. La data precisa non è stata ancora stabilita.
"Il mondo sta attualmente affrontando una sfida globale senza precedenti — ha dichiarato Alok Sharma, Presidente designato della COP26 — e i paesi stanno, giustamente, concentrando i loro sforzi per salvare vite e contrastare l'avanzamento del COVID-19. Per questo motivo abbiamo deciso di rinviare la COP26. In ogni caso, continueremo a lavorare instancabilmente con i nostri partner per affrontare la crisi climatica e non vedo l'ora di stabilire una nuova data per la COP26".
Anche il Ministro Costa ha commentanto il rinvio, affermando che l'Italia "rimane pienamente impegnata per far fronte alla sfida del clima. La lotta ai cambiamenti climatici richiede un'azione forte, globale e ambiziosa. La partecipazione delle giovani generazioni è un imperativo e siamo determinati a ospitare l'evento Youth for the Climate, insieme agli eventi pre-COP e di sensibilizzazione. Continueremo a lavorare con i nostri partner britannici per offrire una COP26 di successo".
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Il comunicato stampa dell'UNFCCC