Autoconsumo e comunità energetiche, le proposte dell'ARERA
Milano, 3 aprile 2020 - 00:00

Autoconsumo e comunità energetiche, le proposte dell'ARERA

Pubblicato il documento di consultazione per l'attuazione di quanto disposto dall'articolo 42-bis del Milleproroghe, su autoconsumo collettivo e comunità energetiche.

Si tratta del DCO 1 aprile 2020, n. 112/2020/R/eel, con cui l'Autorità ha definito i suoi orientamenti per la regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica oggetto di autoconsumo collettivo o di condivisione nell’ambito di comunità di energia rinnovabile.

Ricordiamo che l'articolo 42-bis del Dl 162/2019 (Milleproroghe) ha stabilito che i consumatori di energia elettrica possono diventare autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Gli stessi consumatori possono anche realizzare comunità energetiche rinnovabili.

In attuazione di ciò, il documento di consultazione propone "un modello regolatorio ... che permette di riconoscere i benefici derivanti dal consumo in sito dell’energia elettrica localmente prodotta, evitando che per ottenere tali benefici debbano essere implementate soluzioni tecniche (quali reti elettriche diverse dalle reti con obbligo di connessione di terzi) o societarie (quali quelle necessarie per poter essere classificati tra i Sistemi Semplici di Produzione e Consumo — SSPC oggi ammessi nel quadro normativo nazionale)".

In termini molto semplificati, l'Autorità ha optato per un sistema regolatorio che ha definito "virtuale", simile a quello già esistente per lo Scambio sul posto. Per accedere ai benefici dell'autoconsumo e della condivisione dell'energia basterà, infatti, farne richiesta al GSE. Sarà il Gestore dei servizi energetici a individuare il valore degli oneri di rete e di sistema non applicabili all'energia autoconsumata collettivamente o oggetto di condivisione.

La consultazione si chiude il 9 maggio 2020. È possibile inviare le proprie osservazione e proposte attraverso il canale messo a disposizione dall'Autorità (vedi i Riferimenti in basso), la quale raccomanda di farle pervenire in forma scritta e, possibilmente, in un formato elettronico che consenta la trascrizione del testo.