Lombardia: il grande idroelettrico passa alla Regione
In attuazione di quanto disposto dal Dlgs 79/1999, la Lombardia ha emanato la disciplina che dovrà regolare il processo di "regionalizzazione" delle grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico.
Ricordiamo che il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 ("Dl Semplificazioni") aveva modificato l'articolo 12 del Dlgs 79/1999, stabilendo che le grandi derivazioni idroelettriche dovessero passare in proprietà alle Regioni alla scadenza delle concessioni o nei casi di decadenza, revoca o rinuncia alle stesse. Le Regioni hanno tempo fino al 31 dicembre 2020 per disciplinare le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni.
La Lombardia, con la legge regionale 8 aprile 2020, n. 5, è la prima Regione a muoversi in tal senso. La norma regolamenta le modalità di assegnazione delle concessioni, che potrà avvenire secondo tre modalità: ad operatori economici individuati attraverso gare pubbliche, a società a capitale misto pubblico privato o mediante forme di partenariato.
Tra i numerosi altri aspetti disciplinati dalla norma regionale, segnaliamo anche gli obblighi in materia di miglioramenti ambientali ed energetici, le misure di compensazione e l'introduzione di un canone di concessione articolato in una componente fissa e in una componente variabile.
Le procedure per l'assegnazione delle derivazioni già scadute alla data dell'11 aprile 2020 (data di entrata in vigore della legge) dovranno essere avviate entro l'11 aprile 2022. Per le derivazioni che scadono dopo l'11 aprile 2020, le procedure per l'assegnazione dovranno essere avviate almeno due anni prima della scadenza.
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