Efficienza energetica e mercato immobiliare, dati incoraggianti
Milano, 23 aprile 2020 - 00:00

Efficienza energetica e mercato immobiliare, dati incoraggianti

Il 2019 ha visto un ulteriore miglioramento di alcuni importanti indicatori sulla qualità energetica degli immobili acquistati. Una dinamica positiva su cui pesa l'incognita del post Covid-19.

Questo è quanto emerge dalla consueta analisi sul monitoraggio delle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche degli edifici, svolta come ogni anno dall'ENEA in collaborazione con l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip).

L'indagine, condotta su un campione di oltre 800 agenti immobiliari, indica come quasi l'80% delle transazioni immobiliari riguardanti i nuovi edifici effettuate lo scorso anno nel nostro Paese abbia riguardato abitazioni nelle classi energetiche più alte (A o B). Più bassa (36%) la percentuale di immobili efficienti nel segmento degli edifici ristrutturati, ma comunque in decisa crescita rispetto al 22% del 2018.

Guardando però al dato complessivo del mercato immobiliare italiano, risulta che il 70% degli scambi ha coinvolto immobili da ristrutturare, appartenenti quindi alle classi energetiche più basse. Sono ancora alte le percentuali di edifici appartenenti alle ultime classi energetiche (D-G), che si attestano intorno all'85% per monolocali, bilocali e trilocali e intorno al 73% per villette e unifamiliari.

Si riscontra comunque un trend positivo riscontrato già negli scorsi anni, a proposito degli edifici ricadenti nella classe energetica più scadente (la G) le cui compravendite continuano progressivamente a ridursi: la percentuale si è attestata, intorno al 40% per monolocali e bilocali e al 37% per i trilocali, per scendere al 34% per le ville unifamiliari e al 24 % per le villette.

"La lettura dei dati 2019 sulle tendenze del mercato immobiliare rispetto al tema dell’efficienza energetica restituisce un quadro incoraggiante”, ha commentato il Vicepresidente dell’Istituto per la Competitività Franco D’Amore. Che poi ha aggiunto: "L’efficienza energetica sembra affermarsi come un elemento sempre più indispensabile per l’offerta immobiliare, almeno per alcuni segmenti di mercato". "Tuttavia – ha continuato D’Amore — su questa dinamica sostanzialmente positiva non possiamo però sottacere le preoccupanti incognite gettate dal mutato orizzonte a causa della pandemia di Covid-19. Al momento non esiste una chiara visione a  questo proposito,  molto dipenderà dalla durata e dell’intensità delle misure restrittive adottate e dagli strumenti messi in campo per l’uscita dall’ inevitabile crisi economica che si è innescata". A tal proposito, secondo il vicepresidente I-Com, "le mutate esigenze abitative, con il ripensamento in termini di multifunzionalità e versatilità degli spazi domestici, potranno giocare un importante ruolo nella mobilitazione di investimenti per una ristrutturazione di qualità degli immobili residenziali ed includere, in maniera sinergica, interventi di riqualificazione energetica profondi".